Reggio Calabria, lutto nel mondo dell’arte: è morto Nik Spatari, fondatore del MuSaBa di Mammola

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Reggio Calabria: è morto Nik Spatari, è stato il fondatore del MuSaBa. A darne l’annuncio il sindaco di Mammola

Lutto nel mondo dell’arte: a 91 anni è morto il noto artista di fama internazionale Nik Spatari, fondatore del Musaba di Mammola. A darne l’annuncio il sindaco del della cittadina dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria:nella tarda mattina di oggi è stato registrato l’atto di morte del maestro di fama mondiale. È in corso in questo momento un cerimoniale a porte chiuse presso il Musaba, allo stato attuale vige riserbo sulla notizia. Mammola si stringe addolorata attorno alla grande personalità mammolese“, conclude.

Reggio Calabria, Falcomatà: “l’opera di Spatari continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara”

“Nik Spatari è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara”. Questo il commento del sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, che in una nota stampa ha aggiunto: “Oggi piangiamo la morte dell’uomo. Dell’artista no. Quello non morirà mai. Reggio, Mammola, la Calabria, l’Italia ed il mondo intero perdono un brav’uomo; una persona che ha dedicato la propria esistenza all’arte e alla bellazza, il più puro e semplice fra gli scultori” . Ed ancora: “Nik Spatari, nonostante bravura e spessore, non si è mai sentito un artista arrivato. È stato sempre immerso nella ricerca ingaggiando, ogni volta, una sfida fra l’essere umano e la materia, lui che è stato allievo di Le Corbusier e che ha scelto la sua Mammola a Parigi e Milano”. “Nik Spatari – ha concluso il sindaco metropolitano – può considerarsi fra gli esempi migliori del reggino innamorato delle proprie radici. Nel suo paese d’origine ha dato vita al Musaba, qualcosa di unico ed inimitabile, un luogo di amore e passione che infonde uno spirito internazionale ad un posto diventato tempio dell’arte contemporanea. Spinto dall’orgoglio di essere nato tra il fiume Torbido ed il mare Jonio, Nik Spatari si è sempre fatto forte dell’idea di aver scelto di tornare a vivere in Calabria assieme alla sua Hiske. A lei, adesso, va il nostro pensiero”.

Reggio Calabria, è morto Nik Spatari. Santelli: “non possiamo disperdere il patrimonio che ci ha donato”

“Come presidente della Regione rendo omaggio a uno dei più grandi artisti calabresi che ha contribuito a costruire le migliori espressioni del Novecento collaborando come allievo di Le Counusier e considerato sodale di Jean Cocteau, Max Erst, Jean Paul Sartre. Anche chi non era un esperto d’arte attraversando la strada per Mammola rimaneva subito colpito nel vedere il parco artistico Musaba“. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. “Un progetto nato – prosegue– nella temperie degli anni Sessanta grazie alla creatività di Nik Spatari e alla visione della sua compagna Hiske Maas, che abbandonano i successi internazionali di Milano e New York per ritornare alle radici di Nick e sulle macerie di un rudere in dissoluzione edificano un’esperienza artistica resiliente che pone la Calabria al centri di sperimentazioni internazionali di altissimo livello. Come Regione Calabria ci spetta il compito di non far disperdere l’enorme patrimonio artistico che ci è stato donato e che dobbiamo tramandare e far conoscere ai turisti che vogliono conoscere la Calabria e i suoi giacimenti culturali”, conclude.

Reggio, è morto Nik Spatari. Spirlì: “la Calabria perde uno dei Suoi Figli più Nobili, ma l’Arte della Pittura consacra al Cielo un grande Maestro”

“Apprendo con grande tristezza la notizia della morte di Nik Spatari. La Calabria perde uno dei Suoi Figli più Nobili, ma l’Arte della Pittura consacra al Cielo un grande Maestro”. E’ quanto afferma Nino Spirlì, vicepresidente e assessore alla cultura e ai beni culturali della Regione Calabria. “Queste nostre contrade e la nostra Gente – prosegue– devono tanto a Nik Spatari, che, amorevolmente ancorato alla Sua inseparabile Hiske Maas, compagna di una vita, ha scelto il ritorno e la residenza tenace fra le pietre dell’Aspromonte, arricchendolo di un Eden artistico spavaldamente prepotente, visibile da ogni orizzonte e visitabile in ogni tempo. Un dono divino all’Umanità, impreziosito da opere di inenarrabile bellezza e inequivocabile significato. Non cancellerà, il tempo, un pomeriggio trascorso assieme al Maestro, qualche anno fa, il Quale mi ha regalato la Propria guida, preziosa e indimenticabile, attraverso le sensazioni misteriose che Il Sogno di Giacobbe sa far penetrare dentro ogni ruga dell’Anima. Oggi, pur intristito da questo addio terreno, invidio i Cieli che Lo accolgono con canto di Inni e suono di cimbali”, conclude.

Nesci: “si è spento Nik Spatari. Visionario che ha saputo omaggiare il nostro territorio con arte e innovazione”

“Si è spento Nik Spatari. Visionario che ha saputo omaggiare il nostro territorio con arte e innovazione. Insieme a Hiske Maas ha ideato il Museo di Santa Barbara. Conosciuto da tutti come MuSaBa, nella vallata del Torbido è diventato un luogo dell’immaginazione, del rispetto e della devozione grazie al laboratorio di sperimentazione artistica, di educazione all’arte e tutela del paesaggio. I suoi messaggi di futuro ed identità resteranno impressi nella storia di questa terra“. E’ quanto afferma Denis Nesci di Fratelli d’Italia.

Il consigliere regionale Raffaele Sainato si unisce al coro di cittadini che tributano il proprio cordoglio per la dipartita dell’artista Nick Spatari

Il consigliere regionale Raffaele Sainato si unisce al coro di cittadini e rappresentanti delle istituzioni che tributano il proprio cordoglio per la dipartita dell’artista Nick Spatari. Un grande uomo locrideo che è andato via in punta di piedi, alla fine di una calda estate segnata da un’epidemia senza precedenti.

“A lui la Locride e la Calabria intera stanno tributando l’ultimo saluto emozionato, – sottolinea Sainato – come dovuto ad un testimone del Novecento di fama internazionale, che ha saputo colorare con mille tonalità differenti il sogno della creazione, lasciando a bocca aperta generazioni di visitatori ed amanti dell’arte moderna. Nick Spatari ha saputo trasformare, in più di sessant’anni di attività, la collina che costeggia il Torbido a fianco del centro storico di Mammola in un museo a cielo aperto, variopinto ed imponente”. Musaba è una sfida allo spazio ed al tempo, un intreccio di sculture incise nella pietra ed enormi totem di ferro, sino agli imponenti, variopinti, infiniti mosaici. Un tributo all’umanità e alla natura, che Nick, insieme alla compagna di una vita, Hiske Mass, hanno lasciato all’amata Calabria, terra scelta dopo aver viaggiato tanto e conosciuto le sponde più alte dell’arte europea. “Un patrimonio inestimabile, che come calabresi – conclude Sainato – non possiamo ora fare a meno, di proteggere e valorizzare per dare un senso al sogno ed al lavoro di un grande artista, che ha lasciato alla Locride un centro incredibile di cultura; un luogo di scambio tra i popoli e gli artisti, che potrebbe cambiare il volto stesso del territorio della vallata del Torbido e della nostra Regione”.

Il consigliere Anastasi ricorda il noto artista Nik Spatari

“A confortare la perdita di un artista di così elevata statura qual era Nik Spatari rimane il suo dono più grande, la sua arte, un patrimonio inestimabile che ha voluto regalare alla Calabria e che bisogna preservare e far conoscere a tutti“. È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che aggiunge: “La sua straordinaria creatività ha arricchito il nostro mondo di linee, forme e colori che nel tempo continueranno ancora ad emozionare e a mantenere vivo il ricordo del suo nome. Nik Spatari diceva che la morte e la vita non esistono, che siamo sempre vivi. A Mammola, assieme alla compagna Hiske Maas, è tornato e ha lottato fin dal 1969 per creare il Parco Museo Laboratorio MuSaBa, una testimonianza unica di come un artista possa imprimere sulle tele e sui muri le sue visioni e i suoi racconti in maniera così totalizzante da fare della sua stessa esistenza un’unica, grande opera d’arte. Da docente di storia dell’arte e da consigliere regionale – conclude Anastasi – farò di tutto perché si apra nelle sedi competenti un dibattito forte sulla tutela e la valorizzazione dei beni culturali in Calabria e non posso che impegnarmi a far sì che le opere e l’esempio di Nik Spatari siano sempre di più il simbolo di una Calabria che, soprattutto nei suoi territori più difficili, riesce ad esprimere se stessa elevando lo spirito attraverso la condivisione della bellezza che, come scrisse Dostoevskij, “salverà il mondo”.

Giuseppe Nucera: “ciao Nik Spatari, artista assoluto. La Calabria ne faccia un’icona”

E’ morto a 91 anni Nik Spatari, artista visionario, architetto calabrese che dalla sua Mammola nel reggino, aveva vissuto e lavorato nella Parigi degli anni d’oro , amico di Cocteau e Picasso, frequentatore di Sartre e Le Corbusier. Dagli anni ’60 , dopo un periodo a Milano nel quale aveva gestito una galleria, Spatari era tornato in Calabria, dove ha fondato e gestiva insieme alla moglie Iske Maas il “MuSaBa”, una sorta di casa-museo divenuta subito una delle eccellenze artistiche della Calabria. Giuseppe Nucera de ‘La Calabria che vogliamo’ ricorda Spatari e la sua opera che rimarrà immortale. Da Presidente di Confindustria Rc, Nucera aveva incontrato negli anni scorsi l’artista appena scomparso, all’epoca al lavoro in una delle sue ultime opere. “Se ne va un artista calabrese di livello assoluto. Nik Spatari ha lasciato un segno profondo come un solco, traccia che sarà utile per le nuove generazioni. In un percorso artistico durato più di mezzo secolo, Spatari ha rappresentato al meglio l’orgoglio di essere calabresi e fatto conoscere a tutto il mondo le nostre bellezze, culturali e non solo. L’invito che faccio alla Regione Calabria è quello di dedicare a Nik Spatari una giornata dell’arte e della cultura, giornata che possa servire per far arrivare nella nostra terra artisti da tutto il mondo cosi da esportare il buono della Calabria in Italia e all’estero. Il MuSaBa, museo a cielo aperto, da oggi deve diventare ancora di più un faro e punto di riferimento per tutti noi calabresi. Conserverò con affetto il ricordo del nostro incontro. Ciao Nik, grazie per tutto quello che ci hai donato con la tua arte”.

E’ morto Nik Spatari: il ricordo dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria

“Barba e capelli bianchi fiumara, fisico imponente dai tratti scultorei, mani e talento guidati da una divinità fatta di luce e colori che plasmano la materia. Cinge per sempre in un tenero abbraccio Hiske, costola amorosa, soffio vitale di terre lontane. Quanti artisti, architetti e talenti peregrini si sono nutriti a quella mensa”. E’ quanto affermano il Presidente ed il Consiglio dell’OAPPC di Reggio Calabria.Il secolo breve quanti debiti ha da versare a chi dell’arte ne ha fatto radice eterna. Corridoi e anticamere sfarzose non hanno conosciuto i suoi passi, la sua strada a tratti solitaria è stata diversa, ha galoppato con coraggio insieme all’inseparabile compagna Hiske, fino alla fine della terra e insieme a lei è ritornato alla natia vallata, all’antica “grancia”. Guerriero inquieto dalla progenie immortale, silente e tuonante, armato di bontà e arte ancestrale, ci ha svelato enigmi millenari facendo della sua vita uno splendido viaggio, lasciando a noi il sogno di un “arcaico futuro” calabrese. Il nostro saluto, le sue parole….. “auguro una maggiore fortuna a questa mia, e nostra, Calabria ultramediterranea” Per tutto questo e altro ancora…..Grazie Nik”, conclude la nota.

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