Reggio Calabria, Angela Marcianò alla presentazione della segreteria di Luciano Simone: “i siti archeologici versano in uno stato di abbandono totale e non sono valorizzati in alcun modo. I turisti che giungono nella nostra Città, spesso disconoscono la presenza di resti antichi”
Cresce l’entusiasmo e pure i consensi sul territorio per Angela Marcianò, la candidata Sindaco di Reggio Calabria scelta anche da Luciano Simone come simbolo di rinnovo, speranza e legalità. Il tutto nel segno dell’identità reggina. Ad appena 48 ore di distanza dalla conferenza stampa di presentazione di programma elettorale e liste, la Docente di Diritto del Lavoro può già contare su un nuovo avamposto in Città: in Corso Garibaldi 573, Luciano Simone ha acceso i riflettori sul volto pulito di Angela Marcianò, dando vita ad un altro punto di raccolta ed allo stesso tempo di informazione per tutti i cittadini desiderosi di conoscere meglio le idee e le motivazioni della prima donna candidata a governare Reggio metropolitana. È al cuore del popolo che puntano i candidati di Angela Marcianò, avvicinata anche in questa occasione da tanta gente; nel breve saluto ai molti amici e sostenitori che hanno deciso di non mancare all’appuntamento, ribadisce: “Siamo l’unica alternativa. Dalla nostra abbiamo il potere della libertà e l’audacia dell’indipendenza”.
L’inaugurazione
“I siti archeologici – incalza la candidata a Sindaco – versano in uno stato di abbandono totale e non sono valorizzati in alcun modo. I turisti che giungono nella nostra Città, spesso disconoscono la presenza di resti antichi, che magari scoprono casualmente passeggiando per le vie del Centro. I nostri beni culturali non vengono considerati come un tassello da sfruttare per mettere in moto l’economia della Città. Sbagliato! Noi invece vorremmo realizzare un sistema turistico integrato con la creazione di più percorsi (da presentare ai tour operator nazionali ed internazionali) che coinvolga tutte le realtà culturali di Reggio. Ciò si può ottenere con la creazione, per esempio, di un biglietto unico che dia la possibilità, in due/tre giorni, di visitare non solo il Museo, ma anche i siti archeologici, il Castello Aragonese, la Pinacoteca civica ed il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”. In tal modo si darebbe un input ai turisti di fermarsi più di un giorno nella nostra Città, diffondendo sempre di più la consapevolezza che cura e sviluppo dei beni comuni materiali ed immateriali portino alla rinascita dei rapporti sociali, dell’economia e della bellezza della Città”.