Caso Viviana Parisi, ancora nessuna traccia di Gioele: si valuta l’ipotesi del decesso a seguito dell’incidente sulla A20

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Continuano a rincorrersi le ipotesi sulle sorti di Viviana Parisi e del figlio di 4 anni Gioele. Interrogato il proprietario di cani che sarebbero stati segnalati nei pressi dell’area in cui è stato rinvenuto il cadavere della donna, segnato da dei morsi di animali

Lo scorso 3 agosto Viviana Parisi, deejay 43 enne di origini torinesi e residente nel comune messinese di Venetico, dopo essere stata coinvolta in un lieve incidente d’auto lungo l’autostrada A20 Messina-Palermo, ha abbandonato il luogo del sinistro addentrandosi nelle campagne circostanti e facendo perdere le sue tracce. L’8 agosto scorso, purtroppo, il cadavere di Viviana viene ritrovato vicino ad un traliccio nei boschi di Caronia, nei pressi del luogo dell’incidente, segnato da numerose fratture compatibili con una caduta dall’alto.

Ancora nessuna notizia invece del figlio di 4 anni della donna, Gioele Mondello, rispetto alle cui sorti esistono ancora molte zone d’ombra. Non è infatti chiaro se al momento dell’impatto sulla A20 il bambino fosse ancora in macchina con la madre o meno. Durante l’evolversi delle indagini, che proseguono ormai da 14 giorni, si sono infatti sviluppate una serie di ipotesi tra le quali quella secondo cui, a seguito della sosta effettuata dalla 43enne presso Sant’Agata di Militello, avvenuta prima dell’incidente, il bambino potesse non essere più con lei.

Ciononostante inquirenti e ricercatori, in assenza di un quadro chiaro, continuano a non lasciare niente di intentato. Motivo per cui questa mattina le guide forestali stanno setacciando un prato, a poca distanza dal traliccio ai piedi del quale è stata ritrovata la dj, “alla ricerca di indumenti” del piccolo Gioele. In fase di analisi, inoltre, i video registrati dai droni che in questi giorni stanno setacciando l’area.
Impegnato nelle ricerche anche lo Squadrone “Cacciatori di Sicilia”, unità speciale Carabinieri solitamente impegnata nella ricerca dei latitanti, che in questo momento è stato destinato all’ispezione dei numerosi casolari disseminati nella zona.

Tra le ipotesi formulate al fine di ricostruire le vicende che hanno portato alla morte di Viviana Parisi e alla scomparsa del figlio Gioele, due quelle sulle quali si sono concentrate le attenzioni nelle ultime ore. Una ha portato all’interrogatorio del proprietario di due cani rottweiler che sarebbero stati segnalati nella zona del ritrovamento del cadavere sul quale, a seguito dell’autopsia, sono stati riscontrati dei morsi di animali.
La seconda invece, sebbene screditata da Claudio Mondello, uno dei legali della famiglia del marito di Parisi, promuoverebbe l’ipotesi secondo cui il piccolo Gioele sarebbe morto a seguito dell’incidente sulla A20 e che la madre, sconvolta dall’evento si sia allontanata dal luogo dell’impatto con il piccolo tra le braccia, per sotterrarlo e poi togliersi la vita.

Resta ancora privo di riscontro l’appello del Procuratore di Patti, Angelo Cavallaro, a mettere al corrente gli inquirenti su quanto di loro conoscenza, rivolto ai presunti testimoni dell’incidente (si parla di una coppia del Nord Italia con due figli ed una berlina grigia) che pare abbiano visto madre e figlio sul luogo del sinistro sulla A20.

La vicenda, che ormai ha assunto rilievo su tutto il territorio italiano, verrà affrontata anche durante il corso di uno speciale di “Chi l’ha visto?” in programma domani, 18 marzo, e durante il quale verranno effettuati dei collegamenti con gli inviati dai luoghi più significativi della vicenda.

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