Caso Viviana Parisi: i risultati degli ultimi esami fanno pensare che Gioele possa essere morto a causa dell’incidente stradale

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Caso Viviana Parisi. A seguito degli eseguiti dalla polizia scientifica all’interno dell’Opel Corsa di Viviana Parisi, riprende quota la pista secondo cui il piccolo Gioele possa essere morto a causa dell’incidente stradale

Dagli “accertamenti irripetibili” di tipo biologico effettuati dalla polizia scientifica di Palermo sull’auto, un’Opel Corsa, con cui Viviana Parisi ed il figlio Gioele hanno avuto l’incidente stradale sulla A20 a seguito del quale hanno fatto perdere le loro tracce, sarebbero emersi elementi in grado di dare una svolta fondamentale alle indagini.

Dai risultati degli esami in questione, richiesti dal Procuratore di Patti, in aggiunta ai dati riscontrati conseguentemente all’esame autoptico sulla salma del piccolo Gioele, pare infatti che il piccolo possa essere rimasto ferito mortalmente nell’incidente stradale sulla A20.

Manca la prova regina, impossibile dire se Gioele è morto accanto alla madre”, commenta Stefano Vanin, l’entomologo chiamato dalla Procura di Patti per collaborare all’autopsia di Gioele Mondello, che successivamente aggiunge: “C’è una fauna entomologica anche sul corpicino del piccolo Gioele. Adesso come nel caso della madre è tutto da analizzare in laboratorio.Capisco che ci sia questo bisogno di risposte, ma vi dico anche che c’è un milione di insetti – spiega – finché non analizzeremo questi insetti in laboratorio non si potrà dire molto”.

Sono stati raccolti un sacco di elementi sia per quanto riguarda la componente medica che veterinaria ed entomologica – aggiunge Vanin – quindi di elementi raccolti ce ne sono. Noi abbiamo una serie di requisiti a cui rispondere abbiamo chiesto 90 giorni e faremo l’impossibilità per starci. Le comunicazioni le daremo direttamente al pm che ci ha incaricato.

All’entomologo è stato anche domandato se fosse ancora possibile ottenere informazioni utili dal corpo del piccolo Gioele, che ormai più fonti tenderebbero a descrivere come particolarmente compromesso: “Come ogni corpo ha dato delle informazioni – ha risposto lo studioso – quanto è informativo lo vedremo. È un caso difficilissimo, perché’ c’è un clima e un ambiente particolare, anche se qualche elemento informativo è stato estratto”. Sul terreno ci sono dei Segni di giacitura del corpo – dice ancora – il terreno non è compromesso ma è un ambiente su cui sono passare delle persone”.

Il legale della famiglia Parisi, Nicodemo Gentile, invece non esclude la tragica fatalità: Ci vuole prudenza, anche se stanno emergendo degli spaccati che fanno pensare si possa trattare di una tragica fatalità. Bisogna avere pazienza ed essere molto cauti. Al momento non ci sono punti fermi.

Ci sono dei segni di azione da parte di animali di diversa tipologia”, aggiunge l’avvocato Pietro Venuti. Venuti oggi era peraltro presente al Policlinico di Messina, dove sono state eseguite l’autopsia e la Tac sui resti del bambino. I primi risultati degli accertamenti eseguiti oggi non consentono però di chiarire se l’azione degli animali nella boscaglia di Caronia sia  o meno la causa della morte del piccolo o se questi fosse già privo di vita. “Non è possibile giungere a conclusioni dal momento che siamo ancora in una fase iniziale degli accertamenti” conclude il legale.

 

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