Reggio Calabria, il Garante Mattia: “si lascino i minori fuori dalle campagne elettorali”

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Mattia: “forze e candidati in campo nelle diverse campagne elettorali che stanno interessando Reggio ed altri comuni della Città metropolitana lascino fuori i bambini e gli adolescenti dalle dinamiche propagandistiche”

“Non posso non associarmi all’auspicio della collega Arcidiaco: forze e candidati in campo nelle diverse campagne elettorali che stanno interessando Reggio ed altri comuni della Città metropolitana lascino fuori i bambini e gli adolescenti dalle dinamiche propagandistiche. Se proprio li vorranno tirare in ballo, lo facciano promettendo concretamente una rinnovata attenzione verso di loro nei rispettivi programmi”. Il Garante Metropolitano per l’Infanzia e l’Adolescenza Emanuele Mattia si affianca alla sua omologa al Comune di Reggio Valentina Arcidiaco per rafforzare il messaggio a difesa dei più piccoli. “Ci sono documenti a tutela di infanti ed adolescenti come la Carta di Treviso, ma la speranza è che ci siano soprattutto le coscienze di chi è impegnato in questa tornata elettorale. Coscienze che non solo si ricordino dell’essere stati giovanissimi, ma anche e, soprattutto, che la dignità e il benessere psicofisico dei più piccoli debba essere la stella polare di chi cerca il voto prima e di chi amministra la cosa pubblica poi”, afferma Mattia. “I giovanissimi non devono essere testimonial o sponsor, non devono finire in post sui social, su cartelloni murari o in eventi in piazza, come avvenuto a livello nazionale ed anche dalle nostre parti in passato. Invece, è bene che finiscano nei programmi e che in essi si parli di temi come la qualità di scuole ed altri spazi di socialità e formazione umana, culturale e civile e di welfare familiare. Insomma, spero che infanti ed adolescenti non si esibiscano e che si guardi a comuni a misura dei più piccoli”, aggiunge il Garante. “Non solo perché meritano una qualità della vita migliore e maggiori occasioni di crescita personale e civile, ma anche e, soprattutto, perché infanti ed adolescenti saranno i prossimi custodi del bene comune”, è la conclusione di Mattia.

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