Reggio Calabria, Demi Arena: “Centrodestra ha fatto tutti gli errori possibili ma adesso bisogna voltare pagina, voto ballottaggio determinerà futuro dei nostri figli ed è necessario cambiamento rispetto a chi ha raso al suolo la città”

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Reggio Calabria, Demi Arena: “ho deciso, circa tre mesi fa, di astenermi dall’esprimere il mio pensiero sulle elezioni comunali per evitare di commentare una situazione grottesca determinata da un centrodestra inadeguato, autolesionista, diviso e corroso da personalismi, ma adesso bisogna voltare pagina”

“Ho deciso, circa tre mesi fa, di astenermi dall’esprimere il mio pensiero sulle elezioni comunali per evitare di commentare una situazione grottesca determinata da un centrodestra inadeguato, autolesionista, diviso e corroso da personalismi. La competizione elettorale era già vinta da anni, per utilizzare una metafora calcistica, la palla era posizionata sulla linea di porta, sarebbe bastato spingerla in rete per chiudere i conti e per stracciare la pagina più buia della storia amministrativa della città”, è quanto scrive in una nota l’ex sindaco di Reggio Calabrika, Demi Arena.Invece -prosegue- la classe dirigente dei partiti del cdx ha pensato bene di rimettere la palla al centro del campo, costringendo i Reggini, per la prima volta, a dover affrontare il turno di ballottaggio. C’è voluto un impegno spasmodico, un talento straordinario per rimettere in gioco un’amministrazione, politicamente morta, seppellita sotto le macerie di una città distrutta dalla loro incapacità. È mancata una testa pensante, credibile ed autorevole, aperta al confronto, capace di coinvolgere i pezzi più importanti della nostra comunità ed individuare la personalità in possesso dei requisiti minimi per riunire al proprio fianco le varie anime della coalizione e mandare a casa l’armata a Brancaleone che occupa indegnamente il Palazzo di città. Così facendo si è delegato al cosiddetto “tavolo romano” dei partiti la scelta del candidato a Sindaco. Non bisognava essere dei geni della politica per capire che, com’è tradizione, il “tavolo romano” avrebbe scelto poche settimane prima delle elezioni e sulla base di criteri di lottizzazione territoriale: io scelgo la Puglia, tu la Campania, tu le Marche e tu Lega scegli i candidati a Sindaco delle città”.

“Oggi, ad urne chiuse –aggiunge–  analizzando i risultati i cittadini si domandano sbigottiti come sia stato possibile che chi ha distrutto la città abbia ottenuto il 37% dei consensi. Semplice, il consenso ottenuto è esclusivamente di matrice clientelare, ottenuto grazie a due anni di campagna elettorale in cui chi governa ha impegnato anche le mattonelle dei marciapiedi della città, in maniera del tutto indisturbata, grazie ad un’opposizione che per per sei anni è stata distratta, inconsistente, connivente e, a volte, cointeressata. Purtroppo le condizioni in cui versa la nostra città è il frutto della più scarsa amministrazione della storia e cui a fatto riscontro la peggiore opposizione di sempre (salvo qualche eccezione). Tuttavia, oggi le riflessioni sul perché Reggio è stata condotta in questa situazione, se pur doverose, sono superate perché tra sette giorni saremo chiamati ad assumere una decisione importante, da cui dipenderà il presente e il futuro dei nostri figli. Oggi bisogna fare tesoro di questa terribile congiuntura ed individuare l’obiettivo principale che è quello di dover voltare pagina ponendo fine ad una fase storica in cui la città è stata rasa al suolo, privata dei servizi essenziali, ultima in tutti gli indicatori sulla qualità delle vita. Voltare pagina per porre fine alla crassa inettitudine che ha caratterizzato l’attuale compagine di governo, che ha offeso i reggini nel tentativo di coprire la propria incapacità, che ha agito con presunzione, alterigia e strafottenza. Ma soprattutto bisogna voltare pagina per porre fine alle menzogne, dell’inganno e alla mistificazione della realtà”, conclude.

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