Comunali, intervista a Klaus Davi: “sogno una Reggio libera, aperta al mondo. Ecco le mie idee”. E i retroscena su Falcomatà, Minicuci e Marcianò

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Comunali Reggio Calabria, intervista a Klaus Davi a dieci giorni dal voto: “mio unico obiettivo è dare una mano per risollevare questa città dal disastro in cui è piombata”

Di campagne elettorali ne ho fatte tante, ma sempre da consulente: ho seguito Crocetta, Fassino, Storace, tanti altri politici. Ma non ero impegnato in prima persona: stavo dietro le quinte e gli davo una mano dal punto di vista mediatico, della comunicazione. Questa è la mia prima campagna elettorale personale se si esclude ovviamente quella per San Luca che però non era una classica campagna elettorale. Devo dire che tra San Luca e Reggio come palestra ho scelto la serie A. Reggio Calabria è una città di serie A, è molto estesa, tra le più grandi d’Italia come superficie. Sto facendo una campagna elettorale quasi da collegio senatoriale, e devo essere sincero: mi sto divertendo un casino“. Klaus Davi è felice di come stanno andando le cose a dieci giorni dalle elezioni comunali di Reggio Calabria, dov’è candidato Sindaco.

Klaus Davi
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

La gente risponde, è attenta, interagisce – spiega Davi ai microfoni di StrettoWeb – Non è detto che siano voti, mica sono stupido: ho la consapevolezza che ogni incoraggiamento e ogni pacca sulle spalle non equivale a una preferenza nelle urne, ma già soltanto aver stimolato il dialogo è una cosa bella. Averlo fatto in una città anestetizzata dal malgoverno, mi rende orgoglioso. Dal punto di vista umano, è come se avessi già vinto. Sia chiaro, non intendo una vittoria politica: quella la decreteranno le elettrici e gli elettori 20 e 21 Settembre. Ma mi sento come se avessi già vinto umanamente, perchè c’è un grande riscontro di affetto e interazioni. Già prima della campagna elettorale avevo un bel feeling con la città, perchè è una città educata, in cui mi sono sempre trovato bene. A parte la scarsa disciplina automobilistica, in cui mi sono integrato perfettamente perchè anche io ho sempre avuto una guida diciamo simil-napoletana, simil-palermitana e non certo milanese o svizzera. Tranne questo, Reggio Calabria è una città discreta, rispettosa. Ho dato a tutti il mio numero di telefono, nessuno mi ha mai disturbato. La popolazione è molto educata, e sono convinto che l’affetto che sto riscontrando adesso non è improvviso, sto raccogliendo quello che ho fatto in cinque anni con battaglie sempre dalla parte di Reggio, della Calabria, dei reggini e dei calabresi“.

Klaus Davi
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Klaus Davi è positivo, non solo su ciò che lo riguarda personalmente: “Vorrei spezzare una lancia in favore della campagna elettorale; mi sembra che qui a Reggio ci sia un buon livello di dibattito, in generale, tra tutti i competitor. Tutti i 9 candidati hanno elevato il livello della discussione e la città sta dando prova di un buon livello rispetto a quanto sta succedendo in altre zone d’Italia dove vediamo aggressioni, urla, polemiche sterili. Invece Reggio Calabria, che di solito viene etichettata dalla stampa nazionale come una città di mafiosi e criminali, sta dimostrando più civiltà ed educazione rispetto ad altre realtà del nostro Paese“.

Klaus Davi
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Nell’analisi della campagna elettorale, Klaus Davi parla a 360° dei suoi principali avversari. La posizione più dura è quella nei confronti dell’uscente Falcomatà: “Io sono un liberale e per questo motivo non posso che rispettare, comunque, nonostante tutto, la gente che vuole votare Falcomatà. Ma lo trovo davvero un atto di profondo autolesionismo, una scelta suicida. Se davvero Reggio Calabria voterà di nuovo per Falcomatà, significa che vuole suicidarsi per sempre. Ma non credo che sarà così: questa città ha bisogno di un vero cambio di marcia, non si può riproporre ancora Falcomatà dopo sei anni così disastrosi. Bisogna ricordare a tutti che lo scenario politico nazionale è in evoluzione, in parte è già cambiato, in parte cambierà. Falcomatà è Sindaco da sei anni e ha sempre avuto governi amici, del suo stesso partito sia alla Regione con Oliverio che a Roma con i vari Renzi, Gentiloni, adesso Conte. Ma le cose stanno cambiando, alla Regione è già arrivata Jole Santelli e abbiamo visto che non c’è grande collaborazione tra i due, e anche il Governo Conte cambierà presto, se non è agli sgoccioli, poco ci manca. Quindi continuare ad amministrare la città per lui, che non c’è riuscito nonostante avesse i suoi compagni di partito in tutti i ruoli chiave, sarebbe ancora più difficile. Adesso io tutto posso credere… va bene che noi reggini – e dico noi perchè ormai mi sento un cittadino di questa splendida città – siamo noti per vedere sempre il negativo delle cose, essere sempre pessimisti… ma a tutto c’è un limite. Quindi no, io la pagina Falcomatà la vedo chiusa, definitivamente. Sarebbe illogico il contrario. Darà il suo contributo dall’opposizione, gli elettori sceglieranno tra me, Marcianò e Minicuci chi sarà il nuovo Sindaco, ma lui lo considero finito, superato. Anche nell’interesse del Centrosinistra, che si deve ridisegnare e ridefinire in Calabria dopo i fallimenti dell’ultima stagione politica. I reggini non faranno harakiri. Ciò non toglie che io non manco di rispetto a nessuno, sono molto attento soprattutto al profilo istituzionale. Mi ha chiamato un assessore di Falcomatà per chiedermi di spostare un mio evento elettorale perchè si sovrapponeva ad uno loro, e io ho accettato e ho spostato il mio. Non mi cambiava nulla, perchè non farlo? Siamo avversari politici, ma non siamo nemici: rispetto tutti, separo l’aspetto politico da quello umano“.

foto klaus davi
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Lo stile di Klaus Davi è elegante, anche con gli altri candidati: “con Minicuci c’è maggior condivisione rispetto a Falcomatà, perchè abbiamo interessi comuni. Con lui condivido la passione per la cultura ebraica in Calabria, l’amicizia con lo Stato di Israele. Abbiamo un ottimo rapporto personale. Sta facendo tutto meno che una campagna elettorale sovranista, mi sembra molto più un timido democristiano che un pericoloso nazionalista. Siamo molto diversi, lui è molto abbottonato, istituzionale, io invece sono molto più creativo. Spero di essere io il suo sfidante al ballottaggio ma a mio avviso Reggio ha bisogno di una persona che imponga nell’agenda nazionale le sue emergenze e necessità. E Minicuci non può farlo, non ha gli agganci. Non basta la Lega. Reggio deve fare ‘paura’ alla politica di Roma altrimenti non cambierà nulla“.

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Ho la stessa considerazione positiva anche di Angela Marcianò, è una donna molto coraggiosa ma ha commesso un errore strategico che già ora le sta costando molto caro politicamente. Io non potrei mai avvicinarmi a lei per la presenza della lista di Fiamma Tricolore. Credo che Reggio non debba finire sui giornali di tutto il mondo per la presenza dell’estrema destra nel governo della città. E’ un passato di cui non abbiamo alcuna nostalgia. Credo che Marcianò, che ripeto stimo moltissimo, pagherà un prezzo politico importante per aver fatto questa scelta. In ogni caso abbiamo fatto un’iniziativa insieme, io l’ho invitata, so che lei ha fatto cose importanti per questa città. Rappresenta il mondo universitario, è una persona di cultura, qualora riuscisse a fare un risultato importante senza eletti nella lista di Fiamma Tricolore potrebbe esserci anche un dialogo con lei, ma spero di precederla e di prendere più voti perché potrei veramente da sindaco aitare questa città a rialzare la testa“.

Quando parla del suo programma, dei suoi progetti, dei suoi sogni per Reggio, a Klaus Davi iniziano a brillare gli occhi: “nella mia idea di città penso che Reggio debba dialogare con Roma, Milano, con la politica di Roma e con i poteri forti di Milano. Questo può essere Klaus Davi, come ho fatto con San Luca posso fare con Reggio, ancora di più, per ottenere le cose o quantomeno per tentare di ottenerle. Penso a una scuola di moda, a una scuola di fotografia, al porto turistico, ai nuovi voli per l’Aeroporto. Io andrò dalle aziende, dai capitalisti, dai ricchi che conosco bene, per coinvolgerli. Non voglio illudere reggine e reggini, ma bisogna prendere coscienza che lo Stato non ci risolverà tutti i problemi. Ci potrà dare quello che ci deve dare ma non basterà, l’unica soluzione è quella di coinvolgere i privati. Prenderò una-due persone, professionisti seri, avvocati, esperti di bandi regionali ed europei, che facciano solo quello per il Comune e portare in città tutti i soldi possibili e immaginabili, spendendoli per il bene pubblico ma non dobbiamo pensare che il futuro di Reggio Calabria è il post-comunismo dei finanziamenti pubblici, se vogliamo andare oltre, fare le cose in grande, dobbiamo attrarre investimenti privati per rilanciare la città, fare sinergie con aziende della nautica, con il Cibus, io domani sono al Cibus e parlerò con loro. Certo, la fiera costa, non sono due lire, ma dobbiamo provare, romperò molto le scatole al governo centrale, sarò uno stalker di Conte, di Gualtieri, mi ascolteranno perchè mi darò molto da fare. Mi sto sgolando per l’Aeroporto, bisognerà coinvolgere la Sicilia, Messina, Cateno De Luca e le compagnie aeree parlando con Jole Santelli, con cui ho un ottimo rapporto perchè è una persona molto vicina a Berlusconi, e quindi riusciremo a trovare dei punti comuni per sostenere questa città. Posso assicurare che quando sarò Sindaco, Reggio non abbasserà più la testa e non la prenderà più in quel posto. Magari su 10 cose ne faremo 4, ma le faremo. Le faremo davvero“.

Klaus DaviSu un’eventuale Giunta di Klaus Davi Sindaco, il massmediologo ha già qualche idea: “vorrei coinvolgere le eccellenze di Reggio, con qualche esponente della borghesia. E poi qualcuno da fuori, qualche Assessore che ci dia ampia visibilità politica, magari internazionale. Gente di cultura che non vorrebbe soldi ma che è attenta al brand, alle disuguaglianze. Andrò dai grandi finanzieri, chiunque ci possa aiutare sarà il benvenuto. Ci sono tante leggi ben fatte per aiutare i Comuni, ma servono le idee. Tutto ciò che io sogno per Reggio poteva farlo anche chi ci ha preceduto, ma non è stato in grado di farlo. Io ho solo un interesse: promuovere Reggio Calabria e rilanciare questa città. Oggi purtroppo è il simbolo delle disuguaglianze, siamo etichettati come una città di ‘ndrangheta, del sottosviluppo e invece Dante Alighieri cita Catona nella Divina Commedia, la fondazione della città è avvolta in reminiscenze bibliche, abbiamo il Bergamotto che è una delle più grandi eccellenze del food Mediterraneo, non siamo Bari, per dire, o altro, siamo Reggio Calabria. Voglio trasformare tutta l’energia negativa che c’è in questa città, in energia positiva. Punto molto sui giovani, voglio fare le scuole di moda, fotografia, coinvolgendo grandi personaggi anche se verranno una volta al mese, ma ci daranno il loro nome e ci aiuteranno a formare le persone, penso a Oliverio Toscani, Fabrizio Ferri. Andrò anche da Google, Microsoft, faremo una scuola per le start-up, un polo dell’innovazione tecnologica. A San Luca ho aperto una società di lavoro interinale quotata in borsa, anche a Reggio porterò dei capitali“.

Klaus Davi
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

L’affascinante e suggestivo libro dei sogni si conclude con un atterraggio con i piedi per terra: “se non riuscissi a vincere le elezioni, e andassi all’opposizione, non sarò ostruzionista. Anzi, lo sarò. Ma solo sul malaffare. Sulla corruzione, sulla criminalità. Invece, al contrario, collaborerò sui buoni progetti. Io mi sento con tutti, sono una persona molto trasparente. Mi sono sentito con Cannizzaro, con altri esponenti di centrodestra e di centrosinistra, se Falcomatà mi avesse fatto l’in bocca al lupo come hanno fatto gli altri, mi sarei sentito anche con lui ma comunque sono in contatto con altri esponenti del Pd. Se dovessi essere in minoranza, sarò comunque collaborativo. Reggio non ha bisogno di faide, ne ha già avute abbastanza. Farò opposizione sulle cose che non vanno bene. Farò come ho già fatto a San Luca, dove ho già dimostrato il mio impegno per il territorio. Ieri ho parlato con Margiotta, sottosegretario ai trasporti, e ho ottenuto una importante riunione per il 23 settembre tra il Ministero e i sindaci della locride sulle problematiche alla viabilità. Anche se mi sono dovuto dimettere dal consiglio comunale di San Luca per candidarmi a Reggio, sto continuando ad aiutare quella comunità a cui mi sento molto legato“.

In conclusione, Klaus Davi lancia ai microfoni di StrettoWeb una nuova iniziativa, martedì 15 settembre alle ore 12 al Magis, sul corso Garibaldi: “lanceremo un’attività al fianco dei commercianti contro le estorsioni“.

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