Coronavirus, dall’OMS previsione di crescita del tasso di mortalità a novembre; il Prof Mastino (Unime): “Non ci sono dati per affermarlo”

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Coronavirus. L’OMS prevede tra ottobre e novembre un aumento del tasso di mortalità ma secondo il Prof. Antonio Martino (Unime) non ci sono dati per affermarlo: “Non siamo fuori pericolo, ma non possiamo conoscere il rischio futuro”

Non abbiamo ancora una conoscenza del virus tanto approfondita da poter fare previsioni su cosa accadrà con i primi freddi, ma è importante richiamare la popolazione a mantenere un comportamento attento“. Lo ha detto all’AGI Antonio Mastino, docente di Microbiologia presso l’Università di Messina, nonché microbiologo associato all’Istituto di farmacologia traslazionale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ift), commentando le dichiarazioni di Hans Kluge, direttore del dipartimento europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui il tasso di mortalità giornaliero previsto per ottobre e novembre tornerà a salire.

Dal punto di vista comunicativo – ha aggiunto Mastino – è sicuramente utile ribadire la pericolosità del virus, ma non abbiamo strumenti per fare previsioni sulla diffusione della malattia, né sui possibili decessi che si verificheranno“.

Mastino sottolinea dunque che allo stato attuale sono troppo poche le evidenze scientifiche relative al Sars-CoV-2 per effettuare previsioni affidabili relative al futuro, per quanto prossimo.

Conosciamo gli effetti della malattia – ha ribadito l’esperto – e sappiamo che può essere davvero devastante, specialmente per i soggetti più fragili, per cui dobbiamo continuare a tenere comportamenti volti a limitarne la diffusione. Non siamo fuori pericolo, ma non possiamo conoscere il rischio futuro“.

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