Elezioni Comunali, Guarnaccia (#AmaReggio): “gli uffici delle ex circoscrizioni a servizio del territorio, ma a Sbarre una sola impiegata deve far fronte a centinaia di richieste”

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Elezioni Comunali, Guarnaccia (#AmaReggio): “agli uffici circoscrizionali di Sbarre una sola addetta in questi giorni è costretta a smaltire centinaia e centinaia di richieste riguardo l’elaborazione e la stampa dei certificati elettorali”

“Sembra uno slogan ma non lo è affatto, quello delle circoscrizioni a servizio del cittadino, basti considerare la grande e indiscutibile mole di lavoro che queste hanno svolto in passato. Gli uffici al loro interno sono in gran parte sopravvissuti alla loro abolizione che risale al 2011 e così si è riusciti a decentrare un minimo di burocrazia. Carte di identità ed altri documenti vari, il tesserino per il permesso di caccia e durante questi giorni, peraltro, un’altra esigenza che incombe impellente su questi uffici che potrebbero e dovrebbero sgravare il gran lavoro della sede centrale“. E’ quanto scrive in una nota Giuseppe Guarnaccia, ex consigliere circoscrizionale e candidato alle prossime elezioni nella lista #AmaReggio. “Agli uffici circoscrizionali di Sbarre, ad esempio –prosegue– una sola addetta in questi giorni è costretta a smaltire centinaia e centinaia di richieste riguardo l’elaborazione e la stampa dei certificati elettorali, visto che le elezioni comunali sono ormai prossime. Tutto ciò mentre la coraggiosa e infaticabile persona addetta è costretta a fare fronte alla ordinaria e consistente mole di lavoro. E’ mai possibile che in uno dei quartieri più popolosi della città come Sbarre e con un’esigenza così incombente come le elezioni, una sola seppur efficientissima unità lavorativa può fare fronte alla marea di legittime richieste della cittadinanza? Anche per tutto ciò esposto, sostengo in prima persona una delle battaglie che ha contraddistinto da sempre la comunità di #AmaReggio di cui faccio parte, ovvero quella del ripristino delle ex Circoscrizioni, ma in una formula diversa e più funzionale per i tempi attuali e per lo status di Città Metropolitana. Si tratta di dividere il territorio in sei macro-aree denominate municipalità e dare a questi nuovi enti specifiche deleghe soprattutto in materia di manutenzione stradale, idrica, fognaria, verde pubblico, servizi sociali. In questo modo si riducono sensibilmente le distanza fra le esigenze dei cittadini con l’amministrazione che deve governare questi processi. Solo costruendo una Reggio “policentrica” non ci saranno più periferie abbandonate”, conclude.

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