Elezioni Comunali Reggio Calabria, come funziona il voto disgiunto: si può votare un Sindaco diverso da quello collegato alla lista e ai candidati preferiti

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Elezioni Comunali Reggio Calabria, è ammesso il voto disgiunto: ogni elettore può scegliere di votare un Sindaco diverso rispetto a quello collegato alla lista e ai candidati a cui vuole accordare la preferenza

Alle elezioni comunali di Reggio Calabria (20 e 21 Settembre 2020) è ammesso il voto disgiunto: ogni elettore, quindi, può scegliere di votare un Sindaco differente rispetto a quello collegato con la lista a cui vuole accordare la preferenza. Sono 914 i candidati al consiglio comunale, divisi in 32 liste. La stragrande maggioranza sono nelle due coalizioni principali: 333 candidati e 11 liste per Falcomatà, 294 candidati e 10 liste per Minicuci. Ma proprio per il voto disgiunto, il numero di liste e candidati non risulta decisivo per il risultato finale: gli elettori, infatti, possono scegliere di votare un qualsiasi candidato di qualsiasi lista, e poi accordare nella stessa scheda la preferenza a un altro Sindaco di un altro partito e di un’altra coalizione. Così non bisogna sorprendersi se Angela Marcianò (4 liste, 112 candidati) o Saverio Pazzano (2 liste, 56 candidati) o addirittura Klaus Davi e Fabio Foti (entrambi con appena una lista) hanno l’ambizione di raggiungere il ballottaggio proprio grazie al voto disgiunto.

Non per forza, quindi, il voto alla lista e ai candidati (si possono dare due preferenze nella stessa lista, a un uomo e a una donna) deve andare allo stesso Sindaco collegato alla lista.

Se l’elettore non mette la “X” su alcun candidato Sindaco, automaticamente la preferenza andrà al candidato Sindaco collegato alla lista prescelta. Ma se si vuole esercitare il voto disgiunto, è possibile votare un candidato Sindaco diverso rispetto a quello legato alla lista.

Doppia preferenza di genere e voto disgiunto: come funzionano le Elezioni Comunali 2020

Oggi per le elezioni comunali si possono aggiungere anche due voti di preferenza sulla lista, uno per ogni genere (uomo/donna). Non per due uomini o per due donne. Si può votare ancora anche solo per un Consigliere. Questi voti così espressi (alla lista ed ai consiglieri), vanno automaticamente al candidato sindaco. Il voto disgiunto consiste invece nel votare per una lista (un simbolo), magari esprimendo anche le preferenze, senza votare il sindaco collegato. Nei Comuni con più di 15 mila abitanti gli elettori hanno la possibilità di scegliere un candidato sindaco (tracciando un segno sul rettangolo del suo nome) ma anche contemporaneamente una lista che al candidato non è collegata (si deve tracciare un altro segno sul relativo contrassegno). Il voto così espresso viene attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata prescelta. In questo modo appunto i voti vanno da una parte (alla lista ed al consigliere) e contemporaneamente anche a un sindaco di un altro partito o coalizione.

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