Il teatrino della politica colpisce anche per l’inizio dell’anno scolastico in Calabria

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Il fatto è successo nell’ultima seduta del Consiglio Regionale andata in “onda” martedì 15 di questo mese di Settembre

Il teatrino della politica colpisce anche per l’inizio dell’anno scolastico in Calabria. Il fatto è successo nell’ultima seduta del Consiglio Regionale andata in “onda” martedì 15 di questo mese di Settembre. Ma andiamo ai fatti. L’emergenza Coronavirus nel mese di marzo, ha costretto il governo nazionale a chiudere l’Italia per “Decreto”. Sotto lo stillicidio dei morti per Covid-19 (soprattutto al nord), sono rimasti aperti solo i servizi definiti essenziali. Quindi anche le scuole di ogni ordine e grado hanno dovuto mettere i lucchetti ai cancelli. Con il migliorare della situazione sanitaria, gli organi preposti hanno iniziato a pensare come riavviare il nuovo anno scolastico 2020/2021. Il ministero dell’istruzione ha dato così indicazione che la campanella, tornasse a suonare il 14 settembre. Ogni Regione si è regolata da par suo. La Calabria, con un’ordinanza della governatrice, ha deciso per il 24. Questo slittamento di 10 giorni è dovuto per la concomitanza di elezioni referendarie ed amministrative in data 20 e 21 settembre ed anche, diciamocela tutta, per dare più tempo ai dirigenti scolastici ad adeguare i plessi alle nuove normative. Fin qui tutto bene. Ma, come dicevamo, nell’ultimo Consiglio Regionale vi è stata una richiesta di alcuni consiglieri d’opposizione a far slittare inizio anno al 28 settembre. Questo per dare ancor più tempo alla sanificazione dei plessi dopo la tornata elettorale. Sembravano tutti daccordo, ma nell’ultimo intervento, altro consigliere (benpensante) ha chiesto una modifica: solo gli Istituti che sono seggi elettorali possono iniziare il 28 mentre per gli altri rimane confermato il 24 settembre. A quanto pare il presidente di Giunta non ne ha voluto sapere ed ha confermato che rimane ferma sulle sue posizioni. Ed ha fatto bene!!! E sapete perchè??? La governatrice nell’ordinanza dello slittamento dell’anno scolastico non ha scritto che solo gli Istituti dove si tenevano le elezioni avrebbero iniziato dopo. E non ha dato alcuna indicazione di ulterire rinvio per quelle città dove si tengono le elezioni comunali che a quanto pare, inizieranno lo sfoglio martedì mattina. La Santelli ha deciso così per tutta la Calabria e per non smentire se stessa non ha accettato quello che hanno sottoscritto 16 consiglieri di maggioranza ed opposizione in consiglio. E’ probabile che “i signori” della massima assise regionale calabrese, vista l’ora tarda, non ci hanno pensato che sarebbe stato meglio presentare una proposta univoca per tutti gli istituti scolastici per non andare in contrasto con chi ha il dovere di “indirizzare” la politica in Regione. E poi… c’era bisogno di scomodare il consiglio per un atto che poteva essere semplicemnete indirizzato alla Governatrice. Speriamo meglio nella prossima “puntata” del Consiglio.

G.A.

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