Messina. Il Comune di Capo d’Orlando spinge sulla raccolta di oli vegetali esausti: aumentate le postazioni di raccolta sia al Centro che in periferiaa
È incoraggiante il dato proveniente dalla raccolta di oli vegetali esausti grazie ad appositi contenitori dislocati in diverse zone del centro e delle frazioni di Capo d’Orlando. In meno di un anno, sono stati raccolti circa 5 tonnellate di olio, con una media di 450 chili al mese. Un risultato davvero positivo, se si pensa ai gravi danni ambientali che può provocare uno smaltimento improprio dell’olio alimentare di scarto (oli di frittura, olio di conservazione degli alimenti, olio di conserve e olio di tonno in scatola).
“Se versiamo l’olio nel lavandino possiamo danneggiare scarichi e impianti, se lo disperdiamo nel terreno impediamo alle piante di nutrirsi e possiamo inquinare i pozzi di acqua potabile, se lo depositiamo nei pozzetti finirà in mare. In ogni caso, consentitemi la battuta, siamo fritti – commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Capo d’Orlando Fabio Colombo –. Invece, smaltendo in modo corretto abbiamo tutto da guadagnarci”.
Il Comune di Capo d’Orlando ha inoltre reso noto che le postazioni di raccolta, dislocate nel centro e nella periferia, sono state incrementate numericamente, mentre alcune di quelle già posizionate sono state spostate in zone limitrofe, in modo da non danneggiare la viabilità pedonale. L’olio può essere conferito direttamente nelle bottiglie di plastica chiuse.