Messina, residenti delle “baracche” minacciano De Luca per ottenere ricollocazione: il sindaco fa esplodere la sua rabbia su Facebook

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Messina. Il sindaco Cateno De Luca ha denunciato, via social, il tentativo di due cittadine, che vivono una situazione di presunta emergenza abitativa, di ottenere condizioni di favore per il ricollocamento tramite minacce e pressioni

Purtroppo oltre 2.500 famiglie a Messina vivevano e vivono nelle baracche, in plessi scolastici in disuso, in immobili comunali e IACP occupati abusivamente, in immobili assegnati dal comune o IACP ora in pessime condizioni perché non pagando nemmeno il canone sociale nessuno si occupa della manutenzione delle parti condominiali”. Così il sindaco Cateno De Luca in merito alla vicenda della ricollocazione dei residenti delle cosiddette “baracche” in alloggi maggiormente idonei, complicata però, stando a quanto dichiarato da De Luca, dall’atteggiamento ai limiti del ricattatorio di alcuni elementi.

Da due anni lavoriamo incessantemente su questo fronte – prosegue il primo cittadino – ed abbiamo risolto (una parte entro fine anno) con l’assessore Alessandra Calafiore e con l’agenzia per il risanamento circa 500 posizioni con altrettante assegnazioni di alloggi.

Nonostante la disperazione di queste famiglie abbiamo avuto sempre un rapporto corretto e di reciproco rispetto.
Ora ci stiamo occupando di dare la soluzione alle 27 famiglie del complesso ex GIFE ma due signore continuano ed esercitare indebite pressioni sugli uffici e su di noi con diffide e provocatorie incursioni pretendo immediate soluzioni definitive ed una casa con certe caratteristiche e in una determinata zona diversamente, continueranno a rifiutare le soluzioni proposte dal comune.

Io ci ho parlato più volte ed anche i funzionari degli uffici e l’assessore Calafiore lo stanno continuando a fare e nel frattempo stiamo completando le verifiche di ogni singola posizione perché non è detto che tra queste famiglie non ci siamo soggetti che hanno reddito da fonti pubbliche o abbiano altri immobili”.

Ieri queste due signore pretendevano che io le ricevessi ulteriormente senza alcun appuntamento ed hanno intralciato più volte il mio percorso mentre entravo ed uscivo dal palazzo municipale per affrontare le varie emergenze provocandomi ed insinuando brogli ed altri illeciti”, racconta il sindaco.

Onestamente dopo l’ennesima provocazione mi sono girate le scatole e li ho invitate con veemenza ad uscire dal palazzo ed ho chiesto ai vigili di allontanarle.
Poco fa una di queste signore mi ha mandato il seguente messaggio ricattatorio ed intimidatorio:
‘Buongiorno sindaco le volevo chiedere se posso rendere pubblico un video dove riprende il suo comportamento esemplare di ieri si vede anche la risposta della polizia municipale. Si vede anche che lei non usa la mascherina. Non pensi che la sto provocando è solo che sto prendendo l’esempio da lei’.
Ma ora io – conclude De Luca – cosa dovrei fare quando me le ritroverò nuovamente a palazzo zanca?

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