Messina, nuovi strumenti anti-evasione dei tributi comunali: per chi non pagherà sequestro dell’auto e pignoramento dei beni

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Un messinese su 2 non paga tributi, servizi municipali e sanzioni. L’amministrazione vara nuovi strumenti per riscuotere le somme evase. Si andrà dal fermo amministrativo dell’auto al pignoramento dei beni

Un nuovo elemento da inserire nel regolamento comunale è stato perfezionato ieri dall’Amministrazione messinese, che ha deciso di dotarsi di nuovi strumenti per contrastare l’evasione dei tributi comunali che, stando a quanto dichiara il sindaco, verrebbero pagati soltanto dal 1 messinese su 2. Dure le conseguenze per chi si ostinerà nel tentare di sottrarsi ai pagamenti, qualora la modifica venisse approvata infatti le conseguenze potrebbero andare dal fermo amministrativo della macchina al pignoramento dei beni.

Questo il post con cui il sindaco Cateno De Luca ha presentato le novità, già trasmesse al Consiglio comunale per essere approvate: “Tributi comunali: Non paghi? Ed io ti sequestro le tue automobili o ti faccio l’azione esecutiva sui tuoi beni! Un messinese su due non paga i tributi, i servizi municipali e le sanzioni? Nessun problema! Pronta la soluzione con il regolamento comunale già trasmesso al consiglio comunale per la relativa approvazione. I nuovi strumenti alla lotta all’evasione e le attività di bonifica delle banche dati”.

Non perdendo di vista il problema dell’evasione tributaria – prosegue il primo cittadino – si continuano ad attivare le azioni finalizzate a migliorare gli strumenti di supporto al recupero dell’evasione tributaria.
Dopo le attività legate all’emersione dei c.d. contribuenti fantasma nell’ampio programma della Banca dati unica si aggiunge il nuovo strumento normativo dell’accertamento esecutivo.
In tale ottica è stato predisposto specifico regolamento, che approderà in consiglio comunale per la sua adozione, finalizzato ad attivare le procedure di ‘riscossione coattiva’ dei tributi locali
”.

In sostanza – chiarisce De Luca – con l’accertamento esecutivo si accelerano i tempi delle azioni di recupero portando già entro i 60 gg. dalla data di notifica dell’atto le procedure esecutive in capo alla riscossione.
Per essere ancora più chiari, se il contribuente non paga entro i 60 gg. dalla data di notifica dell’atto partiranno in automatico le azioni esecutive come ad esempio il fermo amministrativo dei veicoli o le procedure di pignoramento
”.

Uno strumento importante – conclude il sindaco – che serve ad accelerare le strategie legate alla lotta all’evasione con lo scopo di pagare tutti per pagare meno.
Con lo stesso spirito si dà atto che è partita anche la bonifica della banca dati dei contratti idrici di AMAM che prevederà la correzione delle mancate volture non effettuate negli ultimi decenni con lo scopo principale di aumentare la riscossione ordinaria eliminando tutte quelle anomalie e irregolarità come da esempio contratti ancora intestati a defunti ma utilizzati dagli eredi o come il caso delle utenze domestiche utilizzate per gli studi professionali.
Eliminare il malcostume dell’evasione e dell’elusione è la priorità per ridare dignità a tutti quei contribuenti virtuosi che hanno sempre pagato anche i servizi goduti dai soliti furbetti
”.

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