Messina: “Trasporto pubblico in tilt per emergenza covid, serve integrazione con la Metroferrovia”

StrettoWeb

Torna in auge il tema della bistrattata Metroferrovia di Messina, sulle cui carrozze viaggiano di media 5 utenti a corsa. Per la Uiltrasporti una maggiore integrazione col servizio gommato è la chiave per migliorare i trasporti pubblici a 360°

Non ci stupisce che per l’ennesima volta nel nuovo piano esercizio ATM in vigore dal 22 settembre manchi l’integrazione con la Metroferrovia – dichiarano Michele Barresi e Giovanni Giordano, segretari Uiltrasporti Messinaperché nonostante gli annunci e le buone intenzioni nulla è ancora stato fatto per crearne le reali condizioni“.

Eppure – proseguono i segretari – il buon senso avrebbe portato a pensare come impiegare meglio per la mobilità della vasta zona sud il servizio Metroferrovia tassello nel piano di trasporto urbano necessario all’avvio in sicurezza dell’anno scolastico in emergenza Covid 19.
Pensiamo ai Licei La Farina, Maurolico e Seguenza ma anche all’Istituto Verona Trento, il Caio Duilio e lo Jaci, ubicati in zona centro a poche centinaia di metri dalla fermata di Metroferrovia della Stazione Centrale ma anche gli istituti Quasimodo e Minutoli a fondo Fondo Fucile, in contrada Gazzi, prossimi alla omonima fermata di Metroferrovia”.

Solo questi plessi scolastici movimentano un flusso di circa 8.200 studenti – aggiungono i sindacalisti – per la cui mobilità poteva e doveva predisporsi, in un piano organico e complessivo di interscambio, l’utilizzo agevolato anche del vettore Metroferrovia.
Ben 40 milioni di investimenti in infrastrutture ferroviarie fanno della linea Messina – Giampilieri una reale occasione persa per la città.
Da tempo i collegamenti di Metroferrovia sono stati progressivamente ridotti oggi a 7 coppie di treni contraendo la fascia oraria del servizio tra le 5:45 e le 17:52 . Le statistiche sulle frequentazioni che abbiamo periodicamente effettuato anche nei mesi di post consegnano dati impietosi con una media inferiore a 5 viaggiatori per tutti i collegamenti, ad eccezione delle corse 26802 e 26840 in partenza da Giampilieri tra le 7 e le 8 di mattina dove però i viaggiatori di norma non superano la dozzina di unità
”.

Da tempo – concludono Barresi e Giordano – l’assessore Regionale Marco Falcone ha annunciato l’intenzione di promuovere questo servizio nelle tre città metropolitane ma ad oggi solo Palermo ha intrapreso una prima integrazione reale nel trasporto urbano tra ferro e gomma. Auspichiamo che amministrazione comunale e Assessorato regionale riprendano il confronto per il rilancio del servizio ben consapevoli, lo diciamo da subito, che solo un’adeguata frequenza dei collegamenti ed un biglietto integrato giornaliero Trenitalia /ATM a costi sociali calmierati potranno essere risposte concrete se si vuol consegnare alla città un sistema di mobilità efficiente ed eco sostenibile”.

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