Messina. Morte di Aurelio Visalli, la Capitaneria di porto di Catania: “Ha onorato la divisa che indossiamo. In situazioni come quella dei due ragazzi il fattore tempo è essenziale per il buon esito del soccorso”
“Col suo gesto ha onorato la divisa che indossiamo e il lavoro che ogni giorno svolgiamo per la sicurezza dei nostri cittadini. Quello che possiamo dire al momento è che, in situazioni come queste, quando è in pericolo la vita di qualcuno, come nel caso dei due ragazzi che stavano per annegare nel mare antistante Milazzo, il fattore tempo è l’elemento essenziale e determinante per il buon esito del soccorso“. È questo quanto si legge in una nota della Capitaneria di porto di Catania sulla tragica morte del sottoufficiale della Guardia Costiera Aurelio Visalli, 40 anni, scomparso nel tentativo di soccorrere alcuni giovani sorpresi dal mare in burrasca a Milazzo, mentre sono in atto gli accertamenti necessari a ricostruire la dinamica che ha portato al decesso dell’uomo.
“Le condizioni meteo marine proibitive – continua la nota- non hanno scoraggiato noi, né i nostri colleghi della Marina Militare, come pure dell’Aeronautica Militare, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dell’Agenzia Frontex, dal continuare senza sosta per tutta la notte le ricerche in mare con mezzi navali, aerei e terrestri“.
“Ora – conclude la Capitaneria di porto di Catania – momento di mostrare vicinanza alla famiglia di Aurelio e ai suoi colleghi ai quali oltre ai sentimenti dì cordoglio di tutto il personale del Corpo è stato anche offerto ogni tipo di supporto per affrontare questo momento di forte dolore“.
Nel frattempo i magistrati vogliono chiarire quanto accaduto senza lasciare spazio per le polemiche. Per questo motivo la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha disposto l’autopsia sul corpo di Visalli.
Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti le stesse modalità con cui si sono svolte le ricerche in mare dell’uomo, anche a seguito delle dichiarazioni del cognato che avrebbe denunciato ritardi e utilizzo di mezzi inadeguati.
La necessità di operare questi ulteriori accertamenti ha portato allo slittamento di qualche giorno dei funerali, inizialmente previsti per domani, giorno in cui invece si svolgerà l’esame autoptico. Per questo motivo, nella mattinata di oggi, la salma che si trovava nella camera ardente allestita nell’aula consiliare del comune di Milazzo è stata trasferita in ospedale.
Quanto ai due adolescenti in difficoltà, che Aurelio Visalli ha tentato di salvare hanno inizialmente pubblicato dei controversi post sui social network, poi rimossi. “Sono sano e salvo – aveva scritto uno di loro – Mentre facevo le capriole in spiaggia, a me al mio amico ci prende in pieno un’onda e mi trascina al largo. Nessuno si è buttato, quindi, prima di dire che qualcuno è morto per salvare me…“. Su quest’ultimo aspetto il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, ha commentato: “I ragazzi devono capire che non si scherza con il mare agitato che si è portato via tanta gente dalle nostre parti negli anni scorsi, però dico anche alla gente che adesso è inutile accanirsi contro i ragazzini. Senza cercare la polemica soprattutto con gli adolescenti, loro devono trovare il momento per elaborare quello che è accaduto. Hanno percepito di avere rischiato la vita e penso che abbiano chiaro che una persona è morta nel tentativo di salvarli, e penso questo possa bastare“.