Reggio Calabria, riunione d’urgenza in Prefettura: ANNULLATE le bancarelle, “rischio disseminazione Covid”. Decisione presa mentre i venditori sono già arrivati in città [DETTAGLI]

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Reggio Calabria, annullate le bancarelle: domani avrebbero dovuto inaugurare

Le bancarelle di “Festa di Madonna” non si faranno. Come le giostre, come la processione, come i fuochi d’artificio. La festa salta in toto per prevenzione rispetto al Coronavirus. La decisione sulle bancarelle è stata assunta stamattina dalle autorità cittadine in una riunione convocata d’urgenza dalla Prefettura. E’ stata l’ASP di Reggio Calabria ad esprimere parere negativo allo svolgimento della manifestazione “causa rischio disseminazione Covid-19“, spiegando che alle bancarelle non si possono evitare gli assembramenti e declinando ogni responsabilità. Un numero così alto di persone, per così tanti giorni, in presenza costante sul territorio, avrebbe senza ombra di dubbio potuto provocare difficoltà agli abitanti e agli avventori, per l’alto afflusso di persone nella medesima area. Tante le alternative sottoposte al tavolo: inizialmente si è pensato di creare una chiusura totale dell’area, contingentando gli ingressi e imponendo un numero massimo con ingressi limitati e controllati. Ma le forze dell’ordine hanno dimostrato che è impossibile effettuare un controllo così ferreo proprio intorno al piazzale di Botteghelle, un’area aperta con infiniti varchi. L’eventualità di spostarle in una zona maggiormente controllabile per le entrate e le uscite è subito saltata per i tempi strettissimi. Le bancarelle, infatti, erano in programma da domani, e i venditori avrebbero iniziato il montaggio stasera. Sono già arrivati in città da fuori Reggio, e stamattina avevano protestato al Comune per il prezzo troppo alto (circa mille euro di occupazione del suolo pubblico per 5 giorni), che non era stato specificato nel bando. Il Comune, all’incontro, ha spiegato che in realtà di assembramenti in città ce ne sono già tanti, nei Lidi, in via Marina, ai mercati, ed è stato l’unico attore che si è impegnato nel tentativo di salvare l’evento. Ma si è ritrovato da solo e non si è voluto assumere in toto la responsabilità di un rischio così alto. Così, alla fine, neanche le bancarelle si faranno. Con una decisione assunta a poche ore dall’apertura.

Probabilmente sarebbe bastata, per evitare tutto questo caos e i conseguenti disagi, una decisione politica forte a monte: per un anno, non si fa nulla. Festa di Madonna, salta in toto. Il risultato è stato comunque questo, ma dopo un infinito ping-pong di sì, no, forse, chissà. E l’ennesima dimostrazione di una classe politica incapace e inadeguata.

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