Reggio Calabria, parla un lavoratore Avr: “chiedo al sindaco di rimediare alle parole dette nell’ormai famoso videomessaggio e di fermare pubblicamente questa catena di odio che si è innescata nei nostri confronti”
“E’ ormai agli occhi di tutti la campagna elettorale che si sta consumando alla vigilia di queste elezioni comunali e che mette al centro di un tira e molla tra maggioranza e opposizione il servizio della raccolta dei rifiuti. Sono Fabio lavoratore AVR -scrive in una nota- e ho deciso di intervenire per farmi portavoce della categoria che fino ad oggi, a causa di questa guerra politica e mediatica,ne sta subendo le conseguenze più di ogni altro. Sia per i problemi economici dovuti ai ritardi sugli stipendi che stanno mettendo in seria difficoltà il normale equilibrio delle nostre famiglie, sia per gli attacchi che ci troviamo a subire a causa delle parole del sindaco che ha gridato al sabotaggio da parte di noi lavoratori del servizio di raccolta. Dietro queste affermazioni buttate li – prosegue– per giustificare anni di disagio e mala politica, comincia il calvario di noi lavoratori che ogni giorno sui social subiamo insulti gratuiti e ancora peggio veniamo più volte filmati e fotografati mentre svolgiamo il nostro regolare servizio. Io stesso sono stato vittima di uno spiacevole episodio, mentre fotografavo un cumulo di rifiuti non differenziati per segnalare che gli stessi venivano conferiti in modo giornaliero nella zona di mia competenza, sono stato filmato e postato sui social da un cittadino che forte delle parole del sindaco ha scritto inesattezze mettendo pubblicamente in discussione il normale svolgimento del mio compito e innescando un meccanismo di odio che ormai subiamo da più settimane da parte di alcuni cittadini. Noi siamo stanchi di questa situazione e di portarci dietro un etichetta che non ci appartiene. Siamo stanchi di lavorare con il fiato dei cittadini sul collo e chiediamo solo di lasciarci operare con la giusta serenità. In merito a ciò – aggiunge– colgo l’occasione per sottolineare che il servizio viene portato avanti grazie alla dedizione di noi lavoratori che non ci siamo mai sottratti al nostro dovere, che abbiamo raccolto montagne di rifiuti senza risparmiarci quando ci sono stati blocchi dei conferimenti, anche durante il periodo del lockdown abbiamo operato tra mille difficoltà pur di non abbandonare i nostri concittadini. Oggi chiedo al sindaco di rimediare alle parole dette nell’ormai famoso videomessaggio e di fermare pubblicamente questa catena di odio che si è innescata nei nostri confronti perché siamo stanchi di subire critiche di ogni genere per colpe che non abbiamo. Non sarà né l’ attuale amministrazione ne quella che verrà dopo delle elezioni a darci insegnamento sul lavoro che svolgiamo ormai da tanti anni. Noi non siamo figli della politica ne di destra ne di sinistra, il nostro lavoro lo svolgiamo da sempre al meglio delle nostre possibilità per il senso del dovere che ci contraddistingue e per l’amore che abbiamo verso la nostra città”, conclude.