Reggio Calabria: le proposte del Settore Attività Produttive de “La Strada” e “Riabitare Reggio” per il rilancio dell’economia

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Ecco le proposte del Settore Attività Produttive de “La Strada e Riabitare Reggio” con Saverio Pazzano sindaco per il rilancio dell’economia di Reggio Calabria

“Le attività produttive e gli esercizi commerciali sono il cuore pulsante di una città. Ne indicano lo stato di sviluppo e di benessere, proprio come un termometro o una cartina tornasole. Una città vibrante, con strade frequentate a tutte le ore del giorno e della sera non solo nelle vie del centro ma in tutti i quartieri, una città piena di negozi e botteghe è una città viva, in salute, che trasmette entusiasmo e fiducia nel futuro. Bene, il cuore pulsante della città di Reggio ha continuato a battere – e lo fa tuttora – per decenni fra mille difficoltà”. E’ quanto scrive in una nota il Settore Attività Produttive e Commerciali de “La Strada” e “Riabitare Reggio” con Saverio Pazzano sindaco. “Alcune strutturalmente legate – prosegue la nota- al contesto sociale nel quale viviamo – imposte comunali elevatissime, carenza di alcuni servizi fondamentali come la raccolta dei rifiuti o il funzionamento della rete idrica, rappresentanza estremamente debole a livello politico e istituzionale e, soprattutto, i condizionamenti al libero mercato e alla normale concorrenza propri di un contesto a forte densità mafiosa e criminale – altre più recenti e legate all’emergenza COVID, che ha fortemente colpito la maggior parte delle attività produttive del nostro Paese. L’emergenza COVID ha riproposto con evidenza il tema delle disuguaglianze mai risolte tra Nord e Sud del Paese, anche in relazione alle attività produttive e commerciali. A battersi per una ripresa veloce e per un sostegno energico alle piccole e medie impresa da parte dello Stato sono state/i soprattutto le/gli esercenti del Nord Italia, dove pure la pandemia era molto più diffusa, mentre al Sud in generale e nella nostra Reggio hanno prevalso le istanze di prudenza e immobilismo. Questo ci ha fatto riflettere e aprire gli occhi sulla nostra realtà cittadina e sulla sua composizione sociale. Emigrazione giovanile, età media della popolazione piuttosto elevata, prevalenza di persone occupate nel pubblico impiego sono alcuni tra i fattori che caratterizzano il nostro contesto produttivo come depresso e sostanzialmente asfittico, non solo durante l’emergenza, ma nella normalità. Ma le attività produttive – lo ripetiamo – sono il cuore pulsante di una città. Sono quelle che, insieme alla cultura e all’educazione, costruiscono il presente e gettano le basi per il futuro. E allora la classe politica avrebbe dovuto tutelarle di più e avrebbe dovuto tenere maggiormente in considerazione le loro istanze. E invece cosa è successo? Che gli/le esercenti sono stati/e catapultati/e in un caos normativo senza precedenti, in cui i vari dpcm e le ordinanze regionali e comunali si susseguivano senza soluzione di continuità e imponevano misure fortemente contrastanti e contraddittorie. Gradualmente, durante la fuoriuscita dalla fase più acuta della pandemia, il contrasto tra i dpcm e le diverse ordinanze ha iniziato a configurarsi come un gioco strategico, politico ed elettorale il cui peso ricadeva interamente sulle nostre spalle. I protocolli relativi alle misure da seguire in vista della riapertura sono giunti con estremo ritardo (la notte del 3 maggio) e sono apparsi da subito molto vaghi e suscettibili di diverse interpretazioni. Al rischio costante di ricevere multe o contravvenzioni – o addirittura di vedersi imporre nuovamente la chiusura dell’attività – per questioni di “interpretazione” del regolamento, si è poi aggiunto il forte aumento dei costi di gestione, dovuto all’obbligo di acquisto di dispositivi e presidi medico-sanitari.

Il settore Attività Produttive e Commercio della coalizione civica La Strada e Riabitare Reggio con Saverio Pazzano sindaco ha “elaborato una serie di proposte operative per favorire il rilancio dell’economia cittadina e delle PMI.
L’idea che ha ispirato queste nostre proposte è la centralità assoluta del lavoro. Questo ci ha portato a preferire misure e investimenti indiretti volti ad un rilancio generale dell’economia, piuttosto che semplici rimborsi o elargizioni distribuite a pioggia alle singole imprese. Non abbiamo bisogno di elemosine, ma di rilanciare l’economia. Grande attenzione è stata data alla trasparenza, alla partecipazione e soprattutto alle produzioni artigianali e locali, settore sul quale – riteniamo – la prossima amministrazione dovrà puntare fortemente, all’economia smart e all’economia green. In questa città c’è molto da costruire: trasformiamo la crisi in opportunità!
Misure per il rilancio economico del nostro territorio:
• Attivazione immediata della Consulta delle Attività Produttive e calendarizzazione degli incontri;
• Forte riduzione delle tasse per l’occupazione di suolo pubblico e tendenza generale (sempre commisurata ai singoli casi) a concedere l’occupazione alle attività di ristorazione;
• Semplificazione burocratica e agevolazioni per l’industria teatrale e cinematografica;
• Agevolazioni per start up caratterizzate da una forte impronta smart e green;
• Promozione strategica di prodotti tipici e artigianato locale;
• Manutenzione ordinaria degli spazi pubblici e cura del decoro urbano, con particolare attenzione a marciapiedi, piazze, aree pedonali;
• Sviluppo di una strategia di marketing territoriale per rilanciare il turismo;
• Semplificazione burocratica e digitalizzazione delle procedure (creazione di un’app);
• Sospensione delle imposte e agevolazioni sugli affitti per le aziende virtuose e sane che versano in uno stato momentaneo di crisi;
• Istituzione di un fondo comunale per finanziare la formazione digitale e l’innovazione smart e green delle PMI;
• Messa a disposizione di locali ed edifici di proprietà comunale per le imprese vittime della criminalità organizzata. La vicinanza ed il sostegno dell’amministrazione comunale a chi denuncia episodi estorsivi o altre forme di intimidazione mafiosa deve essere totale.
Queste le misure che ci impegniamo ad assumere in caso di vittoria alle prossime consultazioni comunali o per le quali ci batteremo strenuamente come opposizione. Ci auguriamo che anche le altre formazioni civiche e politiche assumano impegni in questo senso e capiscano il valore fondamentale delle attività produttive, degli esercizi commerciali, delle PMI, per il presente ed il futuro della nostra città”.

 

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