Alla vigilia di Salernitana-Reggina, il parere del giornalista campano Alessandro Ferro
Il rapporto tra i tifosi della Salernitana e la dirigenza non è mai stato idilliaco, ma adesso sembra arrivato davvero ai minimi termini…
“Il clima è pessimo perché la stragrande maggioranza dei tifosi non sopporta la multiproprietà, in quanto tale modo di operare non permette al club di avere grandi ambizioni. Anche se l’anno scorso la promozione in Serie A era stato l’obiettivo dichiarato, per questo anche la scelta dell’allenatore era ricaduta su Ventura, tutto invece poi si è rivelato un fallimento. Per l’ennesima volta, così come avvenuto negli ultimi cinque anni, non sono stati nemmeno centrati i playoff. La gente dunque è stanca, non ha più fiducia ed è così iniziata una contestazione aspra. Tantissimi striscioni sono apparsi in ogni zona d’Italia, da Bologna passando per Formello. Ha fatto il giro d’Italia anche la contestazione del lancio dei palloni prima dell’amichevole, gesto nato dalla frase pronunciata da Lotito “cosa volete da me, quando sono arrivato a Salerno io non avevate neanche i palloni per giocare”. Adesso, dopo nove anni, i tifosi sono arrivati allo stremo, è stato un modo quello per dire “i palloni che ci hai dato, te li puoi anche riprendere”, in sostanza”.
Potrebbero esserci problemi di ordine pubblico?
“Ovviamente giocare a porte chiuse esclude disordini all’interno dello stadio, poi all’esterno, quello che avverrà, non si può sapere… immagino che ci sarà qualche dimostrazione visto il clima teso. Però voglio sottolineare la grande correttezza del popolo salernitano che è sempre comunque molto civile, non ha mai creato problemi di ordine pubblico”.
Anche l’area comunicazione è ferma da tempo…
“Ufficialmente le pagine social non vengono aggiornate per sono problemi tecnici. Ad ogni post comunque i commenti erano molto pesanti e di protesta, non riuscivano più a gestirli”.
Il calciomercato avrebbe potuto regalare entusiasmo alla piazza, ma gli acquisti non convincono…
“Siamo in netto ritardo nella costruzione della rosa. In entrata si sono verificati molti prestiti, tra cui il promettente Tutino, per il resto gli altri sono quasi tutti provenienti dalla Lazio. Questo è un aspetto che merita particolarmente attenzione dal mio punto di vista. I calciatori provenienti dal club romano, per il discorso della multiproprietà, secondo me non possono esprimersi più di tanto. Avviene sempre che, arrivati ad un certo punto della stagione, la Salernitana non riesce più ad ambire a qualcosa di importante, di conseguenza anche i giocatori. Questi sono i fatti, non sono assolutamente smentiti. Lombardi? Ha grande qualità, sa usare entrambi i piedi, segna anche diversi gol, ma è condizionato dai problemi fisici. Akpa-Akpro? Si tratta di una perdita importante a centrocampo, visto che è ritornato alla Lazio. Questo è l’ennesimo esempio di una gestione che lascia qualche dubbio e non piace assolutamente ai tifosi. Stesso è avvenuto anche con Karo, difensore richiamato dalla Lazio a causa dell’infortunio di Luiz Felipe e poi ritornato a Salerno quando tutti si è sistemato. Non è questo un modo opportuno di operare. Considero Tutino un buon giocatore, ma da solo non risolve i problemi, che ce ne sono tanti. E sono convinto che anche dieci Tutino avrebbero cambiato la visione dei tifosi nei confronti della dirigenza”.
Qualche indicazione sulla probabile formazione…
“E’ stato preso Belec, quindi giocherà lui. In difesa si vedrà Veseli. Molti dubbi a centrocampo, dove tra assenze e un mercato ancora in evoluzione ci sono molti dubbi. In attacco ci sarà sicuramente Djuric, e chissà se Tutino verrà utilizzato dal primo minuto oppure se sarà confermata l’intesa già costruita con Gondo. Fuori dai giochi Jallow, dovrebbe partire”.