Siracusa, individuati 16 lavoratori in nero in aziende di diversi settori: “Troppi pochi controlli, a repentaglio la sicurezza dei lavoratori”

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Lavoro nero in Sicilia. Il sindacato Filca Ragusa-Siracusa: “Temiamo che quanto scoperto dai carabinieri sia solo piccolo granello di un arenile di lavoro nero o perlopiù  grigio, a metà tra legale e illegale”

Siamo sgomenti e fortemente rammaricati per quanto scoperto oggi dai Carabinieri di Siracusa, a cui va il nostro plauso per aver scovato 16 dipendenti che lavoravano in nero, in 6 aziende del settore dell’edilizia, della ristorazione e dell’agricoltura, che sono state sospese“. Lo hanno detto i dirigenti della Filca Ragusa-Siracusa, Gaetano La Braca e, Luca Gintili, che hanno aggiunto: “Siamo fortemente preoccupati perché temiamo che questo episodio sia un piccolo granello di un arenile di lavoro nero o per lo più di lavoro grigio, a metà tra la l’illegalità e il rispetto dei contratti e della dignità del lavoro.

È l’ennesima tegola su un settore, quello edile, che lentamente tenta di riprendersi ma che, a causa dei pochi controlli ispettivi, purtroppo sfrutta occasioni di non regolarità che inquinano il settore sia sul fronte della competitività delle aziende che su quello del mercato del lavoro dell’edilizia”.

Per questo – si legge nella nota diffusa dal sindacato – nel rinnovare il nostro ringraziamento ai Carabinieri per il lavoro svolto, chiediamo allo stesso tempo che il comando provinciale degli stessi intraprenda un azione di controllo nel territorio di forte contrasto a tali attività illegali che mettono a repentaglio la sicurezza e la salute dei lavoratori ed espone al serio rischio di possibili pratiche di capolarato che fioriscono dietro il lavoro nero, costringendo chi ha bisogno di guadagnare a dover soccombere a tale prassi“.

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