A Melito Porto Salvo impazza la polemica sull’affaire riscossione tributi. Da quasi un mese infatti i cittadini si vedono puntualmente recapitate delle lettere da parte dell’ufficio Comunale preposto attraverso cui si chiede la corresponsione dei tributi a decorrere dall’anno 2015
A Melito Porto Salvo impazza la polemica sull’affaire riscossione tributi. Da quasi un mese infatti i cittadini si vedono puntualmente recapitate delle lettere da parte dell’ufficio Comunale preposto, una missiva a firma del proprio responsabile la Dott.ssa Alessandra Sgarlato, attraverso cui si chiede la corresponsione dei tributi a decorrere dall’anno 2015, indicando l’importo e le coordinate bancarie dove effettuare il relativo pagamento specificando come gli stessi utenti debbano adempiere entro 15 giorni dal ricevimento della lettera al pagamento ovvero ad esibire copia dei pagamenti per gli anni 2016 – 2017. Ad intervenire sulla questione è Viviana Demetrio, già candidato sindaco a capo della lista civica “Per Melito”. “Da circa venti giorni – dice Viviana Demetrio – la cittadinanza melitese è fatta oggetto di “solerti attenzioni” da parte dell’ufficio tributi del Comune. Pur riconoscendo la necessità di provvedere ad un recupero di somme non versate, mi consta osservare come nel merito vi siano alcune incongruenze che vorrei sottolineare. Innanzitutto – prosegue la Demetrio – va precisato come ad oggi, oltre il 20% della platea interessata abbia già pagato il tributo e chi ha pagato dovrà secondo quelle che sono le indicazioni fornire prova dell’avvenuto pagamento attraverso invio telematico oppure attraverso protocollo. Rispetto a quest’ultima modalità, occorre osservare come l’accesso al Comune causa Covid sia limitato, e questo comporti per tutti coloro che scelgono di protocollare istanza specialmente la popolazione anziana, la necessità di sottoporsi a rischiosi assembramenti oltre ai notevoli conseguenti disagi di carattere logistico. Appare oltretutto singolare il fatto che non venga previsto nell’avviso di pagamento la possibilità di rateizzazione nonostante la difficoltà economica generale legata alla pandemia ed alla crisi economica”.
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