Reggio Calabria, Minicuci: “la pontificazione degli ultimi giorni da parte del Sindaco uscente Giuseppe Falcomatà inerente ai grandi lavori nella città, trova grosse imperfezioni e superficialità nella realtà dei fatti”
“La pontificazione degli ultimi giorni da parte del Sindaco uscente Giuseppe Falcomatà inerente ai grandi lavori nella città, trova grosse imperfezioni e superficialità nella realtà dei fatti. Superficialità, mista a presunzione ed arroganza, che ho potuto constatare dal vivo in occasione dei due confronti avuti ieri con il sindaco uscente“, è quanto scrive in una nota Nino Minicuci, candidato a sindaco del Centro/Destra. “Iniziamo dal Palazzo di Giustizia -prosegue- opera appaltata nel lontano 2005, vittima di un blocco dei lavori a marzo 2013 causato dal fallimento della Bentini, chiuso con un ulteriore accordo bonario dal valore di 6,3mln di euro con i curatori fallimentari della stessa. Arriviamo alla Giunta Falcomatà: il 23 ottobre 2017 R.T.I. Passatelli Spa., autori del completamento del Palazzo di Giustizia di Salerno nelle medesime condizioni del nostro, si aggiudica l’appalto per un importo pari al ribasso del 31,252% dei 26.852.858,23 del bando, pari quindi a 18.545.698,62. I lavori partono a febbraio 2018 con consegna parziale con riserva e avviati con firma del contratto ad aprile 2018. Nella prima fase l’azienda si occupa di mettere in sicurezza il cantiere e capire le opere da completare. Da qui l’inizio del lungo calvario: le opere da completare non corrispondono a quelle previste dal capitolato d’appalto che i tecnici della Passarelli avevano visionato, pertanto chiedono al comune una perizia di variante per un valore di 7,5mln € tenuto conto quanto emerso dalle verifiche; dopo un serrato confronto, il Comune propone 3,7mln € accettato, pur di fronte ad una perdita economica dell’azienda, per completare l’appalto”.
“Ad acc
“Nonostante siano trascorsi quasi 2 anni –aggiunge– ad oggi la stazione appaltante del Comune non ha risposto, pertanto l’Azienda, dopo una serie di diffide, ultima con lettera il 28 agosto 2020, l’8 di settembre 2020 comunica con lettera la risoluzione con diritto per fatto e colpa di codesta stazione appaltante e la chiusura del cantiere, con richiesta del saldo restante di 525.136,23€ per lavori eseguiti. Anche qui l’Azienda Operes si rivolge al Tribunale delle Imprese di Catanzaro per avere riconosciuti eventuali danni. Questi i casi più importanti di contenziosi aperti, ma la lista non si esaurisce purtroppo con i punti seguenti:
– Aste del Sant’Agata, in fase di contenzioso con l’azienda;
– Parcheggio Via Rausei di fronte Ospedale, in attesa da circa 2 anni di variante con lavori fermi in attesa di contenzioso;
– Aste del Calopinace, contenzioso in atto o eventuale riaggiudicazione dell’appalto;
– Lungomare di Gallico, strombazzato come opera simbolo e completa, oggi in realtà al 60% circa perché la parte lato NORD mai interessata dai lavori ed il ponte che dovrebbe collegarla con il Lungomare di Catona mai appaltato.
La lista sarebbe decisamente più lunga, comprensiva di una miriade di opere secondarie fra impianti sportivi, centri civici con danni incalcolabili sul sistema economico e sociale reggino, ma per motivi di spazio si è preferito sintetizzare con quanto appena esposto. Pertanto, ecco “chi fici Falcomatà” in ambito di lavori pubblici”, conclude.