Coronavirus, le dichiarazioni del governatore Musumeci all’Ars: “sappiamo che arriveremo al lockdown”
“Sappiamo tutti che prima o poi arriveremo alla chiusura totale. Inutile fare ipocrisia. Il peggio arriverà, ma perché farlo arrivare prima? Se la mobilità, se il pendolarismo è il vero amico del Covid – ha aggiunto – perché impedire a un ristorante di restare aperto dopo le 18, a una famiglia di andare al teatro e al cinema“. A dirlo è stato il governatore siciliano, Nello Musumeci, durante la sua replica a Sala d’Ercole in occasione della seduta dedicata all’emergenza pandemica. “Fra qualche tempo temo che chiuderemo tutti – ha aggiunto -. Roma ormai non fa molto per nascondere questa triste prospettiva“.
“Il ddl lo offriamo alla valutazione del Parlamento, deciderà l’Aula. Noi siamo mossi solo dal desiderio di vedere ripristinate le prerogative di una Regione a Statuto speciale. Non c’è nessuna voglia di negare la gravità del momento, stiamo solo facendo la stessa cosa che ha fatto una provincia autonoma del Nord. Noi riteniamo che gli spazi culturali possano essere tenuti aperti nel rispetto delle regole” ha detto il governatore Musumeci, tornando a parlare, nella sua replica durante la seduta d’Aula dedicata all’emergenza Covid, al ddl che la Giunta dovrebbe varare in serata per derogare al Dpcm in alcuni settori, consentendo la riapertura dei bar fino alle 20 e di ristoranti e pizzerie fino alle 22.
“Qui nessuno pensa di essere statista, le aquile sono volate da un pezzo, sono rimasti i pidocchi. Non ci sono statisti in giro, vedo solo bonsai. Nessuno qui sogna di essere statista e chi in quest’Aula è da più di 20 anni non credo che abbia grandi motivi per farsi ricordare. In questa drammatica vigilia, lasciateci lavorare, smettetela di fare terrorismo. Il momento non lo consente. Nessuno ha la ricetta migliore per affrontare l’epidemia. Smettiamola con la violenza verbale, i siciliani sanno di potersi fidare di questo presidente e di questo governo che hanno superato una prova difficilissima nei mesi scorsi” ha concluso il Presidente della Regione Sicilia.