Cosenza: arrestato un 43enne di Camigliatello, in ordine ai reati di truffa aggravata, sostituzione di persona, uso di atto falso, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione anche validi per l’espatrio falsi
Nel corso della mattinata i Carabinieri della Stazione di Camigliatello Silano e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Cosenza hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare degli arresti domiciliari, disposta dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 43enne di Camigliatello, in ordine ai reati di truffa aggravata, sostituzione di persona, uso di atto falso, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione anche validi per l’espatrio falsi. L’indagine – condotta dai Carabinieri della Sezione di P.G. presso la Procura di Cosenza con il supporto delle Stazioni Carabinieri presenti sul territorio, e coordinata dalla locale Procura – ha consentito di ricostruire un articolato sistema truffaldino, attraverso il quale l’odierno indagato riusciva ad impossessarsi delle somme di denaro spettanti agli aventi diritto quali rimborsi IRPEF disposti dall’Agenzia delle Entrate, senza averne alcun titolo. L’attività investigativa nasce da alcune denunce sporte, in tempi diversi, da privati cittadini, i quali dopo lunghe ed estenuanti attese, nella speranza di percepire i giusti e dovuti rimborsi IRPEF relativi a dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti (2016-2017), si recavano presso l’Agenzia delle Entrate di Cosenza per chiedere informazioni sui ritardi. In quella sede, gli stessi denuncianti apprendevano dai preposti che i rimborsi a loro spettanti risultavano essere già stati erogati ed incassati dai destinatari. A tale incredibile notizia, le vittime, non avendo mai riscosso alcuna somma di denaro, non hanno potuto fare altro che rivolgersi alle Stazione Carabinieri sul territorio e segnalare quanto accaduto. Da qui una serie di accertamenti volti a ricostruire il modus operandi ed analizzare i casi registrati sul territorio.
L’attività della S
Nella prosecuzione delle indagini è emersa la scaltrezza, la determinazione nonché la evidente sfrontatezza e reiterata determinazione del truffatore nel compiere tali atti delittuosi che si presentava personalmente nei vari Uffici Postali incassando, tra l’altro somme di denaro consistenti che variavano tra i 700 e 1.400 euro, al posto delle vittime, esibendo documenti falsi sui quali erano riportati i dati anagrafici dei destinatari con la sua effige fotografica. In alcune occasioni, solo grazie alla scaltrezza e professionalità di un paio di impiegati Postali, i tentativi di appropriarsi di ulteriore danaro fraudolentemente non sono andati a buon fine. Infatti, i dipendenti degli Uffici Postali si sono accorti che la documentazione prodotta dal richiedente, per procedere all’incasso non era genuina. Lo stesso truffatore, alla vista di impiegati più zelanti nei controlli, si dileguava per la paura dell’intervento delle Forze dell’Ordine. Gli accertamenti successivamente eseguiti dai Carabinieri, tra molteplici difficoltà per la scaltrezza dell’uomo, sono consistiti nell’escussione di numerose persone informate sui fatti, acquisizione e sequestro di consistente e voluminosa documentazione presso l’Agenzia delle Entrate di Cosenza, Uffici Postali e Motorizzazione di Cosenza. Gli stessi hanno consentito di ricostruire, in modo accurato, 3 episodi di truffa consumata, dove l’indagato si è impossessato della somma di 3.150,00 euro, ed altri 3 casi di truffa tentata. Sono in corso accertamenti per verificare la presenza di eventuali complici che hanno agevolato la condotta dell’odierno fermato.