DPCM e calcetto vietato, lo sfogo di Barillà (Responsabile struttura Armando Segato): “E’ una congiura contro di noi, il Governo sta prendendo fischi per fiaschi” [VIDEO]

  • Mimmo Barillà Responsabile Armando Segato
    Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
  • Struttura Sportiva Armando Segato (2)
    Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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  • Mimmo Barillà Responsabile Armando Segato
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StrettoWeb

Il nuovo DPCM ha vietato gli sport amatoriali di contatto: l’intervista di StrettoWeb al responsabile della struttura Armando Segato, Mimmo Barillà

Il nuovo DPCM le ha praticamente tagliate fuori. Stiamo parlando delle strutture sportive che ospitano gli sport amatoriali di contatto. Tra queste, anche quelle che danno la possibilità a chiunque di giocare una partitella di calcetto, che da qui ad un mese non si potrà effettuare. I danni? Per i gestori, sicuramente, non barzellette, pure in virtù di quanto hanno già dovuto subire nel periodo del lockdown. Dopo la chiusura di marzo, la riapertura è avvenuta soltanto a luglio, con conseguenze cruente.

Nel caso specifico, quello che la nostra redazione è andata ad approfondire da vicino, si parla soprattutto di tagli al personale. Lo abbiamo chiesto a Mimmo Barillà, responsabile della struttura sportiva “Armando Segato“, che non le ha mandate a dire al Governo per la situazione in cui si trova e per alcune scelte definite incoerenti. “Non posso che pensar male – dice ai nostri microfoni – Non vedo la differenza tra un 50enne che gioca un torneo UISP o uno che gioca per passatempo. E’ chiaramente un delirio di onnipotenza del presidente Conte, stanno prendendo fischi per fiaschi e stanno facendo tutto e il contrario di tutto. Anche perché sono i gestori dei campi che si accollano le spese e non le società”.

Eppure, ad essere penalizzate, sono proprio loro. Nonostante si stiano attenendo perfettamente alle regole: “Noi ci siamo attenuti a tutto quello che il Governo ha inteso fare come protocollo. E cioè sanificare i locali o misurare la temperatura con il termoscanner. Ma si tratta di una congiura contro chi come noi gestisce delle strutture sportive”.

Regole rispettate, nessun contagio registrato nelle strutture sportive amatoriali, spese ingenti per attivare e mantenere il protocollo rigido. Risultato? Chiusura. Rabbia? Enorme…

DPCM e calcetto: lo sfogo di Barillà, responsabile struttura sportiva [VIDEO]

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