La prima tappa del Giro d’Italia si snoda da Monreale a Palermo: l’analisi del percorso, i favoriti e alcune curiosità sulle due splendide città siciliane che inaugurano la Corsa Rosa
La data segnata in rosso sul calendario è finalmente arrivata: oggi, 3 ottobre 2020, inizia il Giro d’Italia! Edizione della Corsa Rosa che si disputerà eccezionalmente in autunno, ma che non perderà sicuramente il suo fascino, anzi lo trasformerà dando uno scorcio differente, in base alla stagione, degli splendidi paesaggi di tutta l’Italia. Si parte dal Sud, precisamente dalla Sicilia con la prima tappa a cronometro con inizio a Monreale e traguardo conclusivo a Palermo. Le due città fremono in vista dell’evento. Tante le testimonianze social, rigorosamente colorate di rosa, che scandiscono l’attesa.
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Monreale ospita il Giro d’Italia 2020: dal Duomo Normanno alle specialità culinarie
Il Giro d’Italia parte da Monreale, città che conta circa 40.000 abitanti costruita intorno al magnifico Duomo Normanno costruito nel 1174 da Guglielmo II, dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” nel 2015. Famosa per l’arte del mosaico e della ceramica, Monreale esprime la sua bellezza architettonica attraverso i principali monumenti cittadini quali il Chiostro dei Benedettini, il Complesso Guglielmo II, la Chiesa di San Castrense (patrono) e le numerose Fontane artistiche come quella del Pescatore e quella del Drago. Il folklore che durante il giro riempie le strade di rosa, nelle altre parti dell’anno celebra fra le attività più importanti: la rassegna internazionale di Musica Sacra, la Festa del Santissimo Crocifisso, l’Infiorata e l’Estate Monrealese. Impossibile non citare le eccellenze culinarie: dalla produzione dei vini (Insolia, Grillo, Catarratto, Nero d’Avola, Perricone, dell’ olio DOP Extra Vergine di Oliva Val di Mazzara), al famoso pane di Monreale, cotto a legna dal gusto unico; o i biscotti monrealesi a forma di ‘S’ e quelli ripieni di marmellata di cotogne e di cedri canditi; il famoso sfincione ripieno di formaggio tipico Cacio Cavallo, pomodoro e cipolla.
Il Giro d’Italia 2020 fa tappa a Palermo: città simbolo di storia ed eccellenze siciliane
La cronometro inaugurale del Giro d’Italia si conclude a Palermo, splendida città che racchiude in sè la storia di varie e antiche dominazioni (fenici, romani, bizantini, normanni) ma che ad oggi rinnova la sua veste estetica anche con moderne opere di street art. Impareggiabili i 7 monumenti patrimonio dell’Umanità: ll Palazzo Reale con la Cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Cattedrale, la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (conosciuta come la Martorana), San Cataldo, il Palazzo della Zisa e Ponte dell’Ammiraglio. L’animo più caldo di Palermo si respira nei Mercati storici di Ballarò, del Capo e della Vucciria. Rinomate le specialità culinarie: dall’immancabile pesce fresco ai dolci (cassata e cannolo su tutti), passando per lo street food a base di panelle, con le crocchè, con la milza, le arancine, le stigliole, lo sfincione, il calzone fritto.
Il percorso della prima tappa del Giro d’Italia 2020:
Frazione a cronometro cittadina. Si parte da Monreale salendo fino alla Cattedrale (da segnalare un sottopasso/galleria di 20m) per poi affrontare la discesa molto veloce verso il Centro di Palermo. Al termine della discesa si svolta a sinistra (rilevamento cronometrico) e si inizia la seconda parte caratterizzata dalla presenza di lunghi tratti rettilinei raccordati con ampie curve. Altimetricamente la crono sale per 1 km circa, poi scende per 3 km e quindi si svolge o in pianura o in falsopiano (a volte a scendere altre a salire). Gli ultimi 2700m sono rettilinei lungo via della Libertà dove è posto l’arrivo. Ultimi chilometri pianeggianti praticamente rettilinei fino alla linea di arrivo. Retta di arrivo su asfalto, larghezza 7 m.
I favoriti della prima tappa del Giro d’Italia 2020:
Quale modo migliore di iniziare il Giro d’Italia se non con una vittoria di un italiano? Filippo Ganna è fra i più accreditati al successo nella prima tappa, soprattutto dopo l’ottima performance al Mondiale di Imola. Rohan Dennis e Geraint Thomas saranno però degli ossi duri già dalla frazione iniziale. Attenzione anche a Fuglsang e Simon Yates, nonchè a Vincenzo Nibali che, seppur difficilmente risulterà il più veloce a cronometro, proverà comunque a disputare una buona prova in ottica classifica generale.