I ciclisti del Giro d’Italia 2020 hanno deciso di protestare prima dell’inizio della 19ª tappa, stanchi dalla fatica, sferzati da pioggia e freddo: accorciata la frazione odierna Morbegno-Asti
Clamoroso colpo di scena nella 19ª tappa tappa del Giro d’Italia 2020: i ciclisti hanno deciso di non partire. Prima del classico appuntamento con il figlio firme in quel di Morbegno, una delegazione di corridori si è fermata a parlare con il direttore del Giro d’Italia 2020, Mauro Vegni, protestando per l’eccessiva lunghezza della tappa odierna lunga 258 km. Stanchi dalle fatiche dello Stelvio di ieri, sferzati da pioggia battente e dal freddo presente quest’oggi, impauriti dalla situazione Covid (difese immunitarie più basse) i ciclisti si sono rifiutati di partire, chiedendo l’accorciamento di circa 100 km. I ciclisti dovranno quindi dirigersi verso i pullman delle squadre per poi ripartire per i 158 km finali. Va sottolineato come le attuali condizioni meteo non risultino estreme a tal punto di restringere la tappa, secondo regolamento.