Peter Sagan vince la 10ª tappa del Giro d’Italia con una splendida azione in solitaria: Pozzovivo rientra in gruppo dopo una foratura e tiene il passo della maglia rosa Almeida, Nibali si difende
Quest’oggi il Giro d’Italia si è svegliato con una serie di pessime notizie: Kruijswijk e Matthews positivi al Coronavirus e costretti al ritiro, Mitchelton-Scott e Jumbo-Visma ritirano tutti i corridori preferendo preservarne la salute. Con queste premesse non ci si aspettava nulla di buono dalla tappa odierna, la 10° da Lanciano a Tortoreto, rivelatasi invece davvero intrigante e divertente, probabilmente la più bella di quelle corse fin qui. Fin dalle battute iniziali i ciclisti non si sono risparmiati, contrariamente al tatticismo espresso nelle tappe precedenti. Tanti i colpi di scena che hanno visto, a più riprese, attacchi dei vari Ganna, Pello Bilbao, Almeida, il problema meccanico di Pozzovivo, straordiario nel dare fondo a tutte le sue energie per tornare subito in gruppo, la foratura di Fuglsang. Il tutto reso più incerto dal maltempo che ha reso infido il tracciato.
Grande protagonista di giornata Peter Sagan, deciso più che mai a prendersi la prima vittoria in carriera al Giro d’Italia, più volte sfuggitagli nelle tappe precedenti. Il ciclista slovacco, in fuga fin dall’inizio della tappa, è riuscito a costruirsi un buon distacco dagli inseguitori vincendo in solitaria con 17” su McNulty e 22” sulla maglia rosa Joao Almeida. Interrotto un digiuno di 461 giorni. Si è difeso bene Vincenzo Nibali che, in una tappa più rischiosa del previsto, ha mantenuto intantatto il distacco di 1’o1” dal leader della classifica generale.