Giro d’Italia e Coronavirus, il direttore Mauro Vegni: “nuovi controlli giovedì, arrivare a Milano a qualunque costo”

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Mauro Vegni commenta le nuove positività riscontrate al Giro d’Italia 2020: i team verranno testati nuovamente giovedì, la Corsa Rosa proseguirà ‘ad ogni costo’ fino a Milano

Brusco risveglio per il Giro d’Italia 2020 in data odierna. L’esito dei tamponi ha rivelato ben 8 positività fra ciclisti e staff. Kruijswijk e Matthews hanno abbandonato la corsa, così come le intere squadre Mitchelton-Scott e Jumbo-Visma.

Intervistato ai microfoni della Rai, il diretto del Giro d’Italia Mauro Vegni ha fatto il punto della situazione: “parliamo di 4 casi (tra ciclisti e staff, ndr), esclusi quelli della Mitchelton. Il tema di Yates ha contribuito al fatto che nella loro squadra ci fossero dei problemi. Tutti i team che hanno avuto positività sono stati ricontrollati stamattina e verranno ricontrollati tra un paio di giorni, visto che ci sono i tempi di incubazione. Secondo il protocollo UCI il prossimo controllo verrà fatto lunedì, ma quelli che hanno avuto dei problemi verranno monitorati anche nei prossimi giorni. Le squadre hanno fatto circa 1500 tamponi dalla partenza, segno che noi chiediamo di fare controlli quando abbiamo sentore di qualcosa che non va. Ritiro della Mitchelton-Scott? Ci siamo sentiti con la squadra e abbiamo preso la decisione più giusta a livello etico. Abbiamo cercato insieme, secondo una certa responsabilità, e abbiamo preso la decisione che rientrassero. Il tampone dà la situazione a oggi, ma non c’è certezza che un virus inglobato non esploda. Per questo i team che hanno avuto dei problemi verranno nuovamente controllati giovedì mattina per essere sicuri. Più di questo è impossibile fare. Noi cerchiamo di sensibilizzare il pubblico e tutto il mondo della nostra carovana. Bisogna che i primi a difendersi da eventuali problemi siamo noi stessi con i nostri comportamenti. Essere all’interno della bolla significa poco se non ci sono comportamenti corretti. Io ho fatto divieto di avere contatto con l’esterno. Ci vuole la responsabilità di tutti per mantenere integra la bolla. Cerchiamo di arrivare a Milano a tutti i costi, escludendo ovviamente i problemi di salute. Il Giro a ottobre era una difficoltà, la stiamo affrontando, con tutti i se e tutti i ma. Di certo c’è soltanto una cosa, che non voglio nemmeno pronunciare“.

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