Messina. L’Autorità di Sistema Portuale fa il punto sullo stato dei lavori relativi alla Real Cittadella
“Incessante è la nostra azione amministrativa e tecnica per predisporre tutti gli interventi necessari a restituire decoro alla Zona Falcata e, nonostante le procedure di legge non siano mai né brevi né purtroppo, a volte, semplici, soprattutto in tempo di coronavirus, gli interventi dell’Autorità di Sistema Portuale si stanno moltiplicando e l’impegno è continuo”. Si apre così il comunicato con il quale il Presidente Mario Mega informa la stampa e la cittadinanza sui ciò che l’Ente sta facendo sul fronte di recupero delle aree pregiate della Real Cittadella.
Hanno infatti avuto inizio nella mattinata di lunedì scorso i lavori di demolizione di fabbricati ed edificazioni varie adiacenti ai resti della Real Cittadella, appaltati a seguito di una gara pubblica dall’AdSP dello Stretto alla ditta D’Alberti Costruzioni Sas di Mazara Del Vallo.
I lavori di demolizione, pianificati e diretti dall’Ufficio Tecnico dell’AdSP dello Stretto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina, hanno un costo complessivo pari ad 319.902,70 euro e richiederanno particolare attenzione e specifiche attrezzature tecniche poiché le edificazioni da rimuovere sono state realizzate in prossimità dei resti della struttura muraria del bene monumentale dall’indiscutibile valore storico.
E’ in corso di ultimazione poi la procedura per l’affidamento di un nuovo appalto per la realizzazione di una recinzione lungo il margine stradale della via San Raineri a protezione dei resti della Real Cittadella che impedirà l’accesso con eccessiva facilità a tali aree di chi, con comportamenti illeciti, sta vanificando in parte le operazioni di pulizia già effettuate nei mesi scorsi. L’intervento, concordato sempre con la Soprintendenza, prevede anche la chiusura di sette ulteriori varchi nelle mura storiche (che si aggiungono alla ventina di “ambienti” già murati nei mesi scorsi), attualmente utilizzati come rifugio di fortuna da persone senza fissa dimora. Tali operazioni, che si stanno conducendo in sinergia con l’Amministrazione Comunale, la Polizia Municipale e la Capitaneria di porto, continuano purtroppo a rendersi necessarie a seguito del perpetrarsi di attività illecite su tutta l’area, quali occupazioni abusive, accessi non autorizzati, scarico di materiale di risulta. Il quadro economico complessivo per dette attività è pari a 105.000,00 euro.
Nel giro di qualche settimana poi sarà conclusa la gara pubblica, cui hanno partecipato 13 aziende specializzate, per l’aggiudicazione dei lavori di caratterizzazione delle aree contaminate di tutta l’area della Zona Falcata da realizzare in coerenza con il piano approvato ad inizio dell’anno dalla Regione Siciliana. Importante è l’impegno economico dell’AdSP dello Stretto per queste attività in quanto la somma posta a base di gara è di 763.139,95 euro.
“Lunedì prossimo sarò sui luoghi, insieme all’Architetto Vinci, nostra Soprintendente ai Beni Culturali, e all’Assessore Musolino del Comune di Messina, per verificare insieme a loro l’avanzamento dei lavori e condividere, come facciamo periodicamente, lo stato delle varie procedure. Massimo è l’impegno che stiamo assicurando su questo tema, anche dal punto di vista economico, con una previsione di spesa, al momento, di oltre un milione di euro di fondi del bilancio proprio dell’Ente, perché siamo certi che il recupero della Zona Falcata, e della Real Cittadella in particolare, non sia solo una necessità per la città ma soprattutto costituisca una grande occasione di valorizzazione di un asset portuale fondamentale per il rilancio del turismo messinese e delle correlate attività crocieristiche. Tanto siamo convinti di tutto questo che, tra i progetti strategici prioritari che abbiamo già proposto al MIT nei giorni scorsi per l’inserimento nei futuri piani di finanziamento nazionali ed europei, uno in particolare riguarda proprio la Zona Falcata e consentirebbe, se finanziato, di realizzare non solo le bonifiche ma anche tutto quello che è previsto nel Piano Regolatore Portuale per la valorizzazione ed il recupero dell’area. Le risorse finanziarie necessarie sono molto importanti ma sono certo che con un’azione sinergica di tutti i livelli politici locali, regionali e nazionali si potrà raggiungere questo importante obiettivo”, conclude Mega.