Messina, Ponte sullo Stretto. “Perché tutto deve passare sopra le nostre teste senza che il Consiglio Comunale, quindi la città, proferisca parola?”
“Possibile che si parli adesso addirittura di fattibilità di tunnel sullo Stretto in luogo del Ponte e tutto deve passare sopra le nostre teste senza che il Consiglio Comunale, quindi la città, proferisca parola? Possibile che la nostra città di fatto si autoescluda da un dibattito che potrebbe essere anche propedeutico ad un Referendum consultivo su un tema di così grande rilevanza nazionale ed internazionale, a prescindere dalla fattibilità o meno dell’opera (ponte o tunnel che sia) e dalle differenti posizioni ideologiche o di merito?”.
Così il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, nel chiedere che sia il Consiglio comunale cittadino, in quanto organo composto in modo da garantire la rappresentanza democratica delle necessità di tutta la cittadinanza, ad esprimersi sull’opportunità di portare avanti o meno delle strategie e delle interlocuzioni mirate alla realizzazione di infrastrutture dal così alto impatto per il territorio.
“Nonostante creda fermamente che la vicenda ponte sullo Stretto, o adesso del fantomatico tunnel, sia ormai considerata quasi la classica ‘minestra riscaldata’ che ci mangiamo da decenni – prosegue il consigliere – credo anche che il Civico Consesso che rappresenta l’intera città abbia il dovere di esprimersi assumendo una posizione o, quanto meno, chiedere ufficialmente con un atto di indirizzo al sindaco De Luca e al Presidente della Regione Siciliana di procedere all’indizione di un Referendum consultivo facendo leva sull’art. 25 e seguenti della L.R. 1/2004 che disciplinano, appunto, l’istituto del Referendum nella Regione siciliana o simili iniziative da parte dei consigli comunali”.
“Tra l’altro – aggiunge Gioveni – pur non facendone personalmente parte all’epoca, ricordo che in passato il Consiglio Comunale di qualche lustro fa istituì al suo interno anche una Commissione speciale ‘Ponte’ proprio per dedicare specificatamente l’attenzione sulle possibili progettualità dell’opera; se poi consideriamo che, oltre ad avere nella Commissione consiliare che presiedo anche la delega all’Area dello Stretto, si legge fra le deleghe dell’assessore Mondello anche, appunto, quella del ponte sullo Stretto, non possiamo non pensare di riaccendere concretamente il dibattito in Aula intanto, preliminarmente, con l’Amministrazione”.
“Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che su un tema di così grande rilevanza si studino delle prime iniziative istituzionali (e probabilmente inizierò io stesso in Commissione) che possano lasciare anche traccia a futura memoria non soltanto della volontà politica sul sì o no al ponte o al tunnel, ma anche sulle conseguenze tecniche, economiche, sociali, ambientali e occupazionali che le tanto di scuse infrastrutture possano far scaturire nel nostro territorio”.