Messina, riprendono le dirette Facebook di Cateno De Luca sul covid19: “Situazione finanziaria dei Comuni drammatica, così il sistema si bloccherà”

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Messina. Riprendono le dirette Facebook del sindaco Cateno De Luca. A tenere banco le criticità derivanti dalla diffusione del Coronavirus

Il sindaco di Messina Cateno De Luca, come aveva anticipato nei giorni scorsi, ha ripreso le dirette dal suo “Gabinetto di guerra” al fine di confrontarsi con la cittadinanza relativamente al recente aumento di contagi da coronavirus, ma anche per affrontare altre tematiche generiche, di interesse per la popolazione.

In apertura il sindaco ha fatto presente alcuni dei provvedimenti, che ha definito “unici”, emanati dal Comune di Messina durante la fase acuta della crisi sanitaria. In particolare la FamilyCard e i provvedimenti relativi agli sgravi fiscali destinati a diverse categorie, per i quali, ha sottolineato il sindaco, a fronte di 20 milioni di investimenti operati dal Comune, Stato e Regione ne avrebbero restituiti circa 3. Definendo conseguentemente “drammatical’attuale situazione finanziaria dei Comuni messinesi, come di quelli del resto d’Italia.
Il sindaco ha dichiarato inoltre che stando così le cose presto “il sistema si bloccherà”. Nel senso che i Comuni si troveranno senza liquidità e quindi non potranno portare avanti le loro attività e non potranno pagare gli stipendi dei dipendenti. Sul tema De Luca ha però tenuto a specificare che tale scenario ancora non riguarda il Comune di Messina che se non dovesse ricevere le somme che gli spettano da Stato e Regione potrebbe ricorre ad un’anticipazione di cassa.

Fatta questa premessa è stato affrontato il tema Scuola sul quale De Luca ha dichiarato di sperare di non essere costretto a ricorrere nuovamente allo “scontro istituzionale” qualora non dovessero pervenire le risorse necessarie a rispondere alle esigenze degli istituti scolastici. Ciò poiché, ha dichiarato, “I Comuni con i banchi non c’entrano nulla”.

Il sindaco si è anche concesso una battuta all’indirizzo del ministro Speranza al quale è stata attribuita una dichiarazione relativa alla necessità di ricorrere a delatori per stangare i trasgressori delle norme introdotte dall’ultimo Dpcm varato dal Governo, stupendosi dell’invasività della trovata, nonostante lui sia stato tra i più entusiasti sostenitori della sorveglianza capillare della cittadinanza durante il lockdown a mezzo dei celeberrimi droni.

Successivamente l’assessore Musolino, quasi relegata al ruolo di assistente di volo, si è prodotta, supportata da un’ampia gestualità, in una disamina delle norme introdotte dall’ultimo Dpcm, alla quale è seguito un ulteriore siparietto, inframezzato dalla comparsata di un pasticcere, riguardo alcune dinamiche paradossali che potrebbero innescare le nuove norme.

La parola è poi passata all’assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli, per il sindaco Max. Minutoli ha elencato gli ultimi dati relativi al contagio da covid19 definendoli preoccupanti, e specificando che sono 18 i pazienti attualmente ricoverati causa coronavirus presso il Policlinico di Messina per un totale di 96 infetti.

Nel mirino anche il trasporto pubblico e gli assembramenti agli ingressi delle scuole. In merito il primo cittadino ha reso noto il fatto che l’Amministrazione starebbe valutando l’ipotesi di introdurre per tutti la didattica a distanza, o di dividere le lezioni, una parte durante la mattina ed un’altra nel pomeriggio. Rispetto all’entrata in vigore dell’ordinanza che porterebbe con sé tali novità, però, De Luca ha detto di “volerne discutere” per comprenderne meglio le eventuali implicazioni. Ciò, se non altro, fino all’arrivo dei banchi singoli per tutte le scuole cittadine.

In conclusione, rimanendo in tema scuola, De Luca ha criticato quella che a sua avviso sarebbe una condotta errata dei dirigenti di accettare più iscritti di quelli che le strutture potrebbero gestire, scaricando poi le responsabilità sul Comune.

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