Offese a Jole Santelli, la militante grillina è una prof: “sono ripugnanti i commenti sulla triste morte della presidente della Calabria. Abbiamo chiesto ai probiviri che chi si è macchiato di questa vergogna non possa mai più candidarsi con il M5S”
A poche ore dalla morte della presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha postato contro di lei, sul proprio profilo Fb, parole offensive: protagonista del gesto è stata una docente del Liceo Pertini di Genova, Paola Castellaro, ex candidata grillina. Il ministero dell’Istruzione fa sapere che l’Ufficio scolastico della Liguria ha attivato un approfondimento sul caso. “Sono ripugnanti i commenti sulla triste morte della presidente della Calabria. Abbiamo chiesto ai probiviri che chi si è macchiato di questa vergogna non possa mai più candidarsi con il M5S – commenta la senatrice Elena Botto – Prendiamo le distanze dalle vergognose parole postate su Facebook da Paola Castellaro, che non ha mai ricoperto nessun ruolo nel nostro movimento. Le sue sono state parole inqualificabili, che non ci appartengono. Non ci rappresenta”. “Non essendo una nostra portavoce, ma semplicemente una persona che in passato si e’ candidata per diventarlo, abbiamo chiesto che non possa mai piu’ candidarsi con il M5S. Non ci rappresenta e certamente non rappresenta il nostro spirito”, sottolinea il consigliere regionale della Liguria Fabio Tosi. Afferma di depositare a breve una proposta di legge che inserisca la valutazione psico-attitudinale all’insegnamento, il deputato della Lega Rossano Sasso. “Non mi basta che il suo profilo facebook sia stato oscurato, nè che il suo partito, il M5S, abbia condannato il gesto ed allontanato questa signora”, scrive il parlamentare. “Per me chi ricopre il ruolo dell’insegnante, non puo’ permettersi tale condotta, deve dare l’esempio quanto e più di chiunque altro. Chi odia così un avversario politico, al punto di non avere rispetto nemmeno della morte e del dolore che questa ha causato, non può passarla liscia, infanga una intera categoria. Vogliamo che in classe con i nostri ragazzi non ci siano solo persone che superano quiz a crocette, ma persone per bene, che diano loro un buon esempio”, conclude.