Ci sono alcune analogie che contraddistinguono l’inizio di questa stagione della Reggina e l’inizio della scorsa…
Pareggi in trasferta (per 1-1), vittoria dentro. Cammino classico. Anzi, cammino classico della Reggina di Mimmo Toscano. 5 punti in tre partite e tanti rimpianti, sicuramente maggiori oggi rispetto a Salerno. La Reggina mantiene la concentrazione nel primo tempo di Chiavari, svolta nella ripresa con i cambi, passa in vantaggio, crea, spreca e viene beffata. Rabbia tanta, rammarico altrettanto, ma c’è il derby tra tre giorni e c’è poco tempo per rimuginare su un pari che sa quasi di sconfitta.
Tanti di questi elementi, però, fanno quasi paura. Motivo? L’incredibile coincidenza, nei modi, nei tempi, nei luoghi, con episodi della scorsa stagione. Quasi come fosse un dejà vu, c’è più di un’analogia con la prima parte dell’annata che ha poi portato all’epilogo che tutti conosciamo.
A partire proprio da quanto evidenziato ad inizio articolo. Prime due gare in trasferta, due pari per 1-1, con convincente vittoria al Granillo. L’anno scorso fu in casa di Virtus Francavilla e Bari, con in mezzo le due vittorie interne, unica differenza a “rompere” questo percorso. Quest’anno sono Salerno e Chiavari con Pescara in mezzo. I pari (tutti per 1-1), fuori casa, furono ben quattro di fila, con soli successi al Granillo. L’ultimo di questa miniserie arrivò il 6 di ottobre, a Pagani. 8ª giornata. Domenica, ore 17.30. Esordio dal primo minuto di Rivas e la Reggina, nel primo tempo, fa un po’ quello che vuole. Crea almeno 4-5 occasioni solo nella prima mezz’ora e va in gol una volta, con Corazza. Ripresa soporifera, ripresa in cui la Paganese pareggia in una delle pochissime occasioni in cui si fa vedere dalle parti di Guarna. Risultato? 1-1, manco a dirlo. Rammarico? Tanto, tantissimo. Avversario successivo? Il Catanzaro, nel “derby della svolta”.
E quest’anno? Ve lo dobbiamo dire? La Reggina, più o meno nello stesso periodo (ieri 6 ottobre, oggi 17), pareggia a Chiavari ma porta a casa tanti rimpianti. Prossimo match? Un derby calabrese, ma con il Cosenza, in notturna… Quante analogie. Ma purtroppo il calcio non è fatto di analogie e coincidenze. Rimane la grande prestazione e l’avvio stagionale convincente, con la consapevolezza di dover migliorare in concretezza. In fondo, alla fine, l’anno scorso la troupe di Toscano – proprio dopo Pagani – ci riuscì perfettamente. Per quest’anno lo vedremo…