Reggio Calabria, Falcomatà chiude ancora a Marcianò: “sarebbe come chiedere di entrare in Giunta a Minicuci”
Si è riaccesa nel pomeriggio di ieri la polemica tra il Sindaco Giuseppe Falcomatà e Angela Marcianò. Nel corso di un’intervista con Francesco Chindemi di Rtv il primo cittadino di Reggio Calabria ha affermato che “il Movimento della dottoressa non rappresenta il civismo”, perché sostenuta da Fiamma Tricolore e quindi vicina all’estrema destra. Alla luce di questo, il Sindaco le nega ogni possibile dialogo. Una dichiarazione che ha subito generato la reazione di Marcianò, la quale ha ricordato come il Sindaco Falcomatà e molti dei suoi uomini di fiducia abbiano cercato di trovare l’accordo per una collaborazione in fase di ballottaggio: “nel giro di due settimane ha girato completamente il discorso. E non vi dico di alcuni suoi “compagni” con falce e martello che mi hanno chiamato per convincermi a sostenerlo, riconoscendo il mio “grande valore di persona libera e indipendente”. Povera città, sono io che conoscendovi bene ribadisco il mio convinto “no”! Forte del Potere della Libertà e dell’Audacia dell’ Indipendenza”, si legge nel post pubblicato sui social.
Stamattina nel corso della proclamazione di questa mattina a Palazzo San Giorgio, diversi giornalisti hanno provato a chiedere al Sindaco Falcomatà il perché di questo repentino cambio di pensiero, ma ogni risposta è stata molto diplomatica: “non ho risposto alle polemiche durante la campagna elettorale, figuriamoci se lo faccio in un evento di questo tipo”. Poi ha ribadito la chiusura di un possibile confronto con Angela Marcianò: “sarebbe come chiedere di entrare in Giunta a Minicuci. Ci sono cose che vanno oltre al civismo, si tratta in questo caso di forze politiche rispetto alle quali abbiamo visioni completamente diverse. In ogni caso mi auguro che chi ha l’onore di rappresentare le istituzioni lo faccia per il bene della città”. Di seguito il link con il VIDEO di quel preciso passaggio: