Pescatori siciliani sequestrati dalla Libia. Di Maio impegnato in colloqui telefonici con Russia ed Emirati Arabi per sbloccare la situazione. Siracusano (FI): “I risultati inesistenti confermano che l’Italia non conta nulla a livello internazionale”
“La vicenda dei 18 pescatori siciliani sequestrati, lo scorso primo settembre, su due pescherecci di Mazara del Vallo, in Libia, è un fatto di una gravità assoluta”. Lo ha detto Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia, intervenendo a “Start”, su SkyTg24.
“Abbiamo nostri concittadini bloccati dalle autorità libiche da oltre 40 giorni, e siamo veramente preoccupati e arrabbiati perché il governo non è stato in grado di mettere in campo una strategia valida per farli ritornare a casa. Comprendiamo, dunque, la disperazione delle famiglie.
La scorsa settimana ho fatto un question time in Parlamento interrogando il ministro degli Esteri in merito a questa vicenda. L’esecutivo ha risposto che Di Maio si è adoperato in colloqui telefonici con i ministri degli Esteri di Russia e degli Emirati Arabi, che dovrebbero avere una certa influenza in questa calda regione del Mediterraneo”.
“I risultati inesistenti confermano che l’Italia non conta nulla a livello internazionale – conclude la deputata – questo è un messaggio drammatico per il nostro Paese. E ancora oggi, siamo qui ad aspettare, speranzosi, notizie da Palazzo Chigi o dalla Farnesina. Una situazione davvero inaccettabile”.