Calabria, siamo alle comiche: Gaudio rinuncia all’incarico da Commissario, adesso il Governo ammetta fallimento e restituisca sanità ai calabresi

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Incredibile, Eugenio Gaudio rinuncia all’incarico di commissario alla sanità della Calabria. Governo nel caos più totale

Incredibile ma vero: Eugenio Gaudio rinuncia all’incarico di nuovo commissario ad acta della sanità della Calabria. “Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare” ha detto Gaudio. L’ex Rettore della “Sapienza” di Roma, calabrese di Cosenza, non sarà quindi il nuovo commissario alla sanità calabrese nonostante la nomina ufficiale stabilita ieri dal Consiglio dei Ministri. E’ la terza nomina che salta negli ultimi dieci giorni: prima Cotticelli, già nominato da Conte nel 2018 e poi confermato nel 2019 e pochi giorni fa, poi Zuccatelli e infine anche Gaudio.

Se non fosse una cosa terribilmente seria, ci sarebbe da sdivaccarsi a terra dalle risate. Ma in piena emergenza, con la Calabria senza Governatore dopo la tragica morte di Jole Santelli, la sanità resta commissariata dal Governo ma senza un commissario da ormai due settimane.

A questo punto l’unica soluzione che rimane a Palazzo Chigi è di ammettere il proprio totale fallimento, fare marcia indietro e restituire la sanità ai calabresi dopo tutti i disastri combinati dai super commissari governativi. E intanto la gente si chiede se il Governo stia giocando sulla pelle della Calabria, tra l’altro incomprensibilmente “zona rossa” a detta di tutti gli addetti ai lavori. C’è davvero chi ancora ha il coraggio di contestare il comportamento dei calabresi che – con estremo rispetto delle norme e con grande educazione, senza sfociare nella violenza – nei giorni scorsi sono scesi in piazza a protestare?

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