“Calabria Terra… Nostra”, il nuovo VIDEO di Pasquale Caprì: ‘Sandrino’ racconta Reggio e i calabresi meglio di Muccino

StrettoWeb

“Calabria Terra… Nostra”, il nuovo video di Pasquale Caprì che riprende il corto di Muccino raccontando attraverso l’ironia Reggio Calabria e i calabresi

Nuovo VIDEO Pasquale Caprì, ecco “Calabria, Terra… Nostra” – Nelle scorse settimane il cortometraggio ‘Calabria, terra mia‘ di Gabriele Muccino sulla Calabria ha diviso l’opinione pubblica. In molti infatti hanno visto una descrizione della Calabria piuttosto stereotipata, antica, non consona ai tempi, agli usi e ai costumi moderni. Senza nulla togliere agli attori Raul Bova e Rocio Munoz, il contesto nel quale sono stati calati ha rappresentato ben poco anche i veri luoghi della Calabria, concentrandosi più sul classico ‘mare’ e il classico ‘paesello’ riconducibile a qualsiasi borgo del Sud Italia, ma non ad uno specifico della Calabria.

Nuovo VIDEO Pasquale Caprì, ecco “Calabria, Terra… Nostra” – Pasquale Caprì ha dunque deciso, in chiave ironica, di proporre una sua versione del cortometraggio, racchiusa in poco più di 4 minuti di video, nel quale affida al suo celebre personaggio ‘Sandrino‘ il compito di rappresentare vizi e virù della città di Reggio Calabria, della Calabria e dei calabresi in generale. Nasce dunque ‘Calabria, Terra… Nostra‘, filmato cliccatissimo su YouTube che esplora i luoghi più belli di Reggio Calabria, dal ‘Lungomare Falcomatà’ a ‘Piazza Castello’, passando per Scilla e Chianalea, nel quale ‘Sandrino’ passa da una battuta con gli amici ad un siparietto osè con la ragazza, lasciando dietro di sè diversi messaggi, più o meno velati, che divertono e fanno anche riflettere.

Nuovo VIDEO Pasquale Caprì, ecco “Calabria, Terra… Nostra” – Lungi da noi criticare i lavori altrui, ma ci è sorta l’improvvisa necessità di realizzare un nostro corto e raccontare la nostra Calabria, ovviamente col nostro stile, come solo noi sappiamo fare – ha spiegato Pasquale Caprì -. Ci siamo concessi la possibilità di esprimerci liberamente, sfogare la nostra creatività e sfamare il nostro ego. Ma soprattutto, abbiamo dimostrato ancora una volta, di amare davvero questa terra che merita molto, ma molto di più”.

Condividi