Calabria “zona rossa”, la clamorosa ammissione del commissario Cotticelli: “il piano Covid? Dovevo farlo io. Domani mi cacceranno da qui”
La verità sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in Calabria è emersa in tutta la sua drammaticità nella tarda serata di ieri, Venerdì 6 Novembre, quando su Rai 3 durante il programma di informazione e approfondimento “Titolo V” è andato in onda un servizio dai contenuti clamorosi. Presentato dalla conduttrice Francesca Romana Elisei, che ha illustrato i dati dei ricoveri in Calabria ed evidenziando l’incongruenza tra l’attuale situazione epidemiologica calabrese e la dichiarazione della “zona rossa” stabilita dal Governo Conte, il servizio dell’inviato ha raccolto le testimonianze della Calabria con i malumori delle principali città ma poi ha intervistato il commissario della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, nominato proprio dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte due anni fa.
Nell’intervista, dai connotati pittoreschi (Cotticelli chiede alcuni documenti a “Maria“, che gli risponde “la devi finire, tu devi andare preparato“), il commissario a cui il premier Conte ha affidato la sanità calabrese inizialmente accusa proprio il Governo: “hanno sbagliato, si sono dimenticati che c’erano due Regioni commissariate, la Calabria e il Molise. Hanno dato l’incarico al Presidente della Giunta, e si sono dimenticati che qui c’era il commissariamento“.
Intanto proprio due giorni fa, poche ore prima di nominare la Calabria “zona rossa“, il Governo di Conte e Speranza ha prorogato il commissariamento della sanità calabrese per altri due anni, confermando proprio Cotticelli alla guida della sanità calabrese!
Poco dopo la trasmissione, il Presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì ha pubblicato il video sulla propria pafina facebook e ha scritto: “la vergognosa ammissione di responsabilità del commissario di governo Cotticelli: per i calabresi non ha un piano di emergenza Covid. E lo hanno pure confermato col decreto Calabria due giorni fa. Il Ministro Speranza si deve dimettere subito“.