Conte trasforma Cotticelli in un capro espiatorio e il Movimento 5 Stelle tenta di scrollarsi di dosso ogni responsabilità, ma il commissario calabrese è stato nominato proprio dal Governo grillino
La pantomima continua. Saverio Cotticelli, il commissario della sanità calabrese, ha già depositato le dimissioni al Ministro della Salute Roberto Speranza e il Governo nominerà oggi pomeriggio il nuovo commissario. Un ulteriore schiaffo che la Calabria non può accettare. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto persino il coraggio di aprire bocca, dimostrandosi indegno anche sotto il profilo umano, approfittando della situazione per scaricare Cotticelli che proprio lui ha nominato. Ogni responsabilità politica rispetto alle inefficienze del commissario è ovviamente del premier, che stamattina ha detto: “Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità“.
Come può Conte prendere le distanze da Cotticelli se è stato lui dapprima a nominarlo e poi per ben due volte, l’ultima appena tre giorni fa, a confermarlo? Cotticelli, infatti, è stato nominato commissario ad acta per la sanità della Calabria il 7 dicembre 2018 proprio dal Governo Conte e dall’allora Ministro della Salute Giulia Grillo, anche nel del Movimento 5 Stelle come il premier. Cotticelli, poi, è stato confermato il 19 luglio 2019 dal nuovo Ministro Speranza dell’attuale governo Conte. Il Governo ha gestito con pieni poteri la sanità calabrese, tanto che il 18 aprile 2019 ci fu un consiglio dei Ministri straordinario a Reggio Calabria in cui Conte prometteva “provvedimenti straordinari per la sanità calabrese“. Provvedimenti che però in Calabria non si sono mai visti.
Adesso che Conte scarichi Cotticelli come se non fosse una sua responsabilità è l’ennesima beffa per questa terra. Anche perchè, vista la gravità della situazione, nel caso di Cotticelli non bastano le dimissioni: bisognerà chiedere anche un enorme risarcimento.
E i grillini pensano che i calabresi siano così idioti da continuare ad essere presi in giro al punto che sulla pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle su facebook si legge addirittura: “Ringraziamo il Presidente Conte per il suo intervento chiaro e immediato rispetto alla necessità di rimuovere il commissario alla sanità della Calabria, Saverio Cotticelli. È indispensabile procedere ad un avvicendamento che consenta di avviare subito un cambio di passo radicale.La nostra sanità oggi è sottoposta a una pressione enorme e ha bisogno più che mai di essere guidata da persone all’altezza di questa emergenza.Lo dobbiamo al Paese e ai cittadini calabresi in particolare, il cui sistema sanitario soffre di ataviche, croniche, carenze“. Ma a mettere lì Cotticelli sono stati proprio loro: è un loro uomo, un rappresentante della politica grillina. I calabresi dovrebbero anche ringraziarli se l’hanno cacciato dopo che la Calabria è stata dichiarata dal Governo “zona rossa” perchè il commissario del Governo scelto da loro non sapeva neanche che doveva fare lui il piano Covid?
Siamo al delirio più totale. Anche perchè Cotticelli non è altro che l’emblema della politica grillina: incapacità, approssimazione, negligenza e persino presunzione e faccia tosta. In questo marasma di follia, a centrare il bersaglio è stato il Capitano Ultimo, attuale Assessore all’Ambiente della Regione Calabria: Jole Santelli l’aveva voluto per ripristinare legalità nel settore più difficile della Regione, quello dei rifiuti. Commentando la vicenda, Sergio De Caprio stamattina ha detto che “la vicenda, se la si esamina con attenzione, è chiara: il generale Cotticelli a questo punto è un comodo capro espiatorio, ma le responsabilità sono evidenti e non possono e non devono essere nascoste al popolo calabrese. La responsabilità è del governo e di una leadership che, di fronte al proprio fallimento, avrebbe il dovere di farsi da parte e lasciare il posto ad altri“.
Questa è l’unica verità: a dimettersi dovrebbero essere Conte e Speranza. Dopo aver annullato il Decreto Calabria e restituito la Sanità calabrese ai calabresi.