Decreto Calabria, il Governo proroga il commissariamento della Sanità calabrese: 2 subcommissari e struttura di 25 persone

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In atto a Roma il Consiglio dei Ministri per prorogare il commissariamento della sanità calabrese: la bozza del Decreto Calabria

Il commissario per la Sanità della Calabria “è affiancato da due sub commissari di qualificata e comprovata professionalità ed esperienza, rispettivamente, in materia di gestione sanitaria e in materia amministrativa“.E’ quanto si legge nella bozza del decreto recante disposizioni urgenti per il servizio sanitario della regione Calabria entrato da pochi minuti in Consiglio dei ministri. Inoltre il commissario per lo svolgimento dei suoi compiti, “si avvale di una struttura amministrativa di supporto composta da 25 unità di personale, di cui 5 unità con qualifica dirigenziale, 15 unità con qualifica non dirigenziale di collaboratore amministrativo, tecnico-professionale e sanitario di categoria D e 5 unità con qualifica di assistente amministrativo di categoria C, in posizione di comando, ai sensi dell’articolo 17, comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127, ovvero di distacco obbligatorio, dalla Regione Calabria, da enti regionali e da enti del servizio sanitario regionale, dotati di adeguata esperienza professionale per l’incarico da ricoprire e individuati previo interpello“. La sanità calabrese è commissariata senza sosta da agosto 2010, e con questo provvedimento rimarrà commissariata dallo Stato fino al 2023 negando ogni tipo di autodeterminazione sancita dalla Costituzione con le autonomie locali e togliendo al territorio la possibilità di scelta sul proprio destino.

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