Di Maio: “In Calabria troppi errori e adesso bisogna rimediare”

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Il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: in Calabria “sono stati fatti troppi errori e adesso bisogna rimediare, senza perdere altro tempo”

In Calabriasono stati fatti troppi errori e adesso bisogna rimediare, senza perdere altro tempo“: lo ha affermato il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un’intervista al Quotidiano del Sud.
La Calabria è stata messa subito in fascia rossa“, “parliamo di una regione che ha subito per troppo tempo gli effetti di una politica fallimentare. Sono stati fatti troppi errori e adesso bisogna rimediare, senza perdere altro tempo. I calabresi si meritano il meglio e il governo deve dimostrarlo con i fatti“.
Sulla nomina di Giuseppe Zuccatelli molti parlamentari del Movimento Cinque Stelle avevano espresso perplessità: “E’ una decisione che chiaramente viene presa al ministero della Salute“. “Questo governo sta lavorando al meglio, ma ovviamente se ci sono delle criticità è giusto che siano sollevate“. La linea è che comunque “va messa da parte ogni tipo di polemica e bisogna reagire e risolvere qualsiasi problematica“.
Per me e questo governo il Mezzogiorno è una priorità“. “Pensiamo ad esempio alla fiscalità di vantaggio: dal 1 ottobre scorso le aziende del sud godono di un taglio del 30 per cento sul costo dei contributi per i loro dipendenti. Bisogna andare avanti con politiche che rilancino sempre di più il Meridione, creando occupazione e dando strumenti alle imprese per produrre e assumere“. “Il Sud non può esser abbandonato“. La sanità “per decenni è stata tartassata da politiche che invece di rilanciarla ne hanno tagliato le risorse. La sanità è stata il bancomat della politica italiana e oggi a farne le spese sono i cittadini. Come Movimento lo denunciamo da tempo e adesso stiamo iniziando a invertire la rotta, perché uno stato serio deve investire nella Sanità, come stiamo facendo. Certo, ci ritroviamo nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria e i nostri ospedali sono davvero sotto stress. E’ un fatto di fatto. Questo è inaccettabile e dobbiamo lavorare per stanziare ancora altre risorse a favore della nostra rete ospedaliera, da Nord a Sud. Senza eccezioni“.

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