Reggina, che nessuno tocchi German Denis!

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Giudicare un giocatore per due rigori di fila sbagliati, forse, è troppo riduttivo. Guardando oltre, c’è ben poco da criticare…

Torna dietro, fa la sponda, apre il gioco, si “butta in area”, trascina la squadra, gioca per due dopo l’espulsione, si guadagna i rigori, se li prende, li tira, li sbaglia, si presenta in sala stampa a fine gara mettendoci la faccia. Denis ha le palle, solo chi ha il coraggio di tirare i rigori li sbaglia”, ha detto il presidente a fine gara. Come dargli torto? Nessuno tocchi German Denis!

I veri campioni sono questi. Sono quelli che si assumono le responsabilità di colpe non totalmente proprie, di un gioco che quest’anno – lo diciamo da settimane su queste pagine – lo penalizza oltremodo per la mancanza di un “compagno” (considerando la posizione di Menez). Sono quelli che si rialzano dopo le difficoltà, sono gli ultimi a mollare, sono quelli che escono dal campo con la maglia sudata incazzati neri per non aver concretizzato quanto creato, sono quelli che hanno a cuore le sorti dei tifosi (“in questo momento non gira, a un attaccante capita e a me è accaduto spesso. Ma non è questo a preoccuparmi, mi dispiace più che altro con i tifosi”).

Ve lo siete mai chiesti perché Toscano, quest’anno, se le circostanze glielo permettono cerca di lasciare El Tanque in campo fino all’ultimo pur se quest’ultimo non ne ha più? Questioni tattiche? Caratteristiche? Anche, forse, può essere. Ma non solo. Probabilmente le motivazioni sono anche altre…

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