Reggina, Denis non è il solo: un altro grande bomber sbagliò due rigori di fila in amaranto, ma in quella stagione…

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Due errori di fila su rigore per German Denis. Chi è stato l’ultimo ad incappare in questo errore prima di lui nella storia della Reggina?

Un uomo forte. Un uomo che ci mette la faccia. Di German Denis abbiamo detto e scritto tanto ma si è anche detto e scritto tanto, con una “solidarietà” condivisa tra tifosi da casa, giudizi e interventi social. E’ bastato poco perché, dal cuore del Sudamerica ma con un passato tra la calde Napoli e Bergamo, arrivasse in riva allo Stretto e diventasse a tutti gli effetti un reggino puro, un reggino d’adozione, forse più reggino di tanti altri nati e cresciuti qui.

German Denis, dopo aver segnato diversi rigori la scorsa stagione, di cui almeno due in situazioni delicate (Viterbese e Bisceglie), è incappato quest’anno nella maledizione dagli undici metri, facendosi neutralizzare i rigori da Falcone e Berisha rispettivamente contro Cosenza e Spal. Due errori così vicini ma non comuni per uno come lui, dalla buona media realizzativa. Ma, in generale, due errori non comuni per un rigorista qualunque. Si pensi, ad esempio, che fanno notizia i due penalty falliti da Ibrahimovic tra il derby con l’Inter e lo Sparta Praga in Europa League.

Ma, proprio perché non è un fatto così comune, è la prima volta che accade nella storia della Reggina? No, a ben guardare le statistiche. E sapete chi è stato l’ultimo ad incappare nello stesso errore e in quale stagione? Il suo nome è Fabio, il suo cognome è Artico e l’annata in questione è la 1998-1999, poi coincisa con la prima storica promozione in Serie A della Reggina.

artico regginaAllora, più di 20 anni fa, esisteva il calciomercato autunnale, una sessione in ottobre che permetteva alle squadre di ritoccare la rosa in alcuni dettagli dopo le prime partite di campionato. In quella stagione, il club amaranto si era assicurato proprio il bomber ora ds dell’Alessandria, prelevandolo ad ottobre dall’Empoli dopo l’ottima stagione a Giulianova. Artico, piazzatosi accanto a Possanzini, mise a segno ben 15 reti, di cui diverse dagli undici metri per via dei numerosi penalty concessi agli amaranto, una squadra che attaccava tanto e bene. Artico di rigori ne realizzò cinque di fila, prima di bloccarsi. Sbagliò in casa contro il Ravenna il 28 febbraio ’99 e si ripeté a Cremona il successivo 14 marzo, fallendo poi nuovamente ad Andria dopo aver però segnato contro il Treviso. Tre rigori falliti su cinque tirati in poche settimane. Gli ultimi due della stagione, a Cosenza e a Torino, li tirarono rispettivamente Possanzini e Cozza, centrando entrambi il set. Il rigorista cambiò e, al Delle Alpi, fu il rigore più dolce della storia amaranto. Che la tradizione, sulla scia di questo doppio errore, si possa ripetere? Chissà, sognare non costa nulla, ma una prima analogia c’è…

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