Reggina, il grande messaggio d’amore di Toscano: “Quando ho accettato la panchina amaranto…”

StrettoWeb

Il tecnico amaranto Domenico Toscano ha parlato a Reggina Tv del momento attuale dei suoi, tra Empoli e Pisa

Un altro piccolo passo indietro a Empoli, probabilmente per l’ultima volta, e poi un occhio alla settimana che verrà e che porterà alla sfida interna contro il Pisa, la prima di un ciclo infernale con 10 partite in 40 giorni. L’allenatore della Reggina, Domenico Toscano, ha parlato ai microfoni di ‘Tutti Figli di Gallo‘, sui canali ufficiali del club, per fare il punto della situazione. Queste le sue parole.

EMPOLI “Questa settimana ci è servita tanto per capire dove possiamo e dobbiamo migliorare. Abbiamo fatto buone prestazioni non ottenendo i risultati meritati mentre ad Empoli, nella ripresa, non siamo stati ciò che anche i ragazzi volevano. Ci siamo allungati e aperti dopo il vantaggio permettendogli di esprimere le loro qualità maggiori. In più non siamo andati a prendere l’avversario alti come facciamo di solito, non abbiamo avuto in mano la partita. E’ questo che abbiamo analizzato in settimana. La condizione fisica? Non l’ho mai presa in considerazione. Sono tante le componenti che comportano poi una prestazione positiva o negativa”.

OBIETTIVI  E PROSSIMO AVVERSARIO– “Dobbiamo pensare di settimana in settimana, senza pensare ad altro, né avanti e né indietro. Si pensa al presente, cioè la sfida col Pisa. Dovremo essere la Reggina che è stata per 6 partite, con un atteggiamento avuto con ogni tipo di avversario. Il Pisa è una squadra che non molla mai, lo dimostra anche il risultato ottenuto a Vicenza in inferiorità. L’anno scorso ha sfiorato i playoff, ha cambiato poco e conosce questa categoria. Gioca a 4 ma molto spesso ad inizio azione attacca o difende a 3. E’ il calcio moderno, non ci sono moduli fissi”.

I SINGOLI – “Rivas si sta curando dal risentimento avuto a Empoli. Delprato si aggregherà a metà settimana, Lafferty arriverà giovedì sera. Charpentier bisogna farlo crescere, lockdown e Covid lo hanno frenato dopo uno stop importante e non bisogna caricarlo di responsabilità. Il reparto che ha lavorato meno insieme è quello avanzato, per vari fattori”.

IL MESSAGGIO D’AMORE – “Nel momento in cui ho deciso di accettare la Reggina, io e il mio staff abbiamo messo davanti a tutto e tutti la città, il club e il colore amaranto, lavorando h24 affinché tutti potessero crescere e arrivare all’obiettivo”.

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