Angela Marcianò critica l’atteggiamento del Sindaco Falcomatà e dei consiglieri di maggioranza usciti dall’aula facendo mancare il numero legale per discutere degli Ordini del Giorno: “questo è il secondo tempo di una partita che continua a non giocarsi sui campi dell’uguale opportunità ma della prevaricazione più inutile e lesiva per la cittadinanza”
Il “secondo tempo” del Sindaco Giuseppe Falcomatà è iniziato ormai da oltre un mese. La speranza di tutti i cittadini di Reggio Calabria era quella che presto si potessero vedere i risultati di quanto affermato in campagna elettorale, per il momento ogni attesa è stata disattesa e il malcontento cresce ogni giorno di più. Ieri presso la sala consiliare di Palazzo San Giorgio si è tenuto il consiglio comunale, convocato in sessione straordinaria. Un incontro molto acceso che si è aperto con la vibrante protesta dell’opposizione di Centro/Destra, proseguito poi delle pesanti accuse del Sindaco proprio nei confronti dei consiglieri di minoranza. “Bilancio oscuro, documentazione sommaria e incompleta, maggioranza autoreferenziale e irrispettosa che non garantisce il numero legale per la discussione degli Ordini del Giorno sul bilancio della consiglierà Iatì”, ha affermato con un comunicato stampa Angela Marcianò. Al momento sospesa dalla carica di consigliere comunale, ovviamente l’avvocato continua comunque a seguire da vicino le vicende e dopo la giornata di ieri prende ulteriormente le distanze dagli atteggiamenti della maggioranza e del Sindaco, che “al momento di decidere sugli ordini del giorno presentati da Filomena Iatì, la maggioranza uno alla volta è uscita dall’aula facendo mancare il numero legale”. Di seguito la nota completa:
“Giorno dopo giorno scopriamo le tattiche politiche e la linea “Bulgara” della maggioranza, che va avanti per la sua strada, non calcolando un’opposizione propositiva che si propone con grande impegno quotidiano a rappresentare gli interessi della nostra Città. Mentre Reggio annaspa svilita dall’inconsistenza dei suoi rappresentati istituzionali pressoché ignorati dal governo nazionale, nelle aule del consiglio comunale, si consuma l’ennesimo gesto di strafottenza politica. La consigliera Filomena Iatì, quale rappresentante del Movimento Per Reggio città Metropolitana, è stata propositiva sin dall’inizio dei lavori di commissione, facendosi promotrice della richiesta dell’audizione degli amministratori delle società in house e delle associazioni nell’ottica del c.d. bilancio partecipato, richiesta ovviamente non accolta dal presidente Neri; in consiglio, poi, non si è limitata ad evidenziare che il bilancio appare oscuro e la documentazione sommaria ed incompleta ma ha esposto con scrupolosità alcune criticità e palesi incongruenze rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale.
Nel riepilogo entrate tributarie per quanto riguarda la Tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani, la previsione al 2020 è di 42.275.130,49, per il 2021 è di 50.225.130,49 e per il 2022 è di 48.425.130,49; previsioni che appaiono azzardatissime atteso il disservizio relativo alla raccolta e soprattutto con la consapevolezza che molti cittadini stanno ricorrendo nelle opportune sedi giudiziarie per non pagare il tributo! Per non parlare del capitolo spese correnti che riguarda le “spese del personale”, la previsione al 2020 è di € 30.433.854,14, al 2021 è di €30.919.631,72 e al 2022 è di € 29.611.943,75, addirittura in discesa. Ci chiediamo, al netto dei pensionamenti, in queste somme “in diminuzione” vi pare che possano essere ragionevolmente ricomprese le assunzioni tanto pubblicizzate in campagna elettorale o quelle dei dipendenti delle società in house?
La Iatì con un intervento deciso e nitido ha poi presentato una serie di ordini del giorno relativi al bilancio di Previsione 2020 e Pluriennale. La linea seguita è quella di una opposizione costruttiva, che studia e poi propone soluzioni nell’interesse della cittadinanza. Ed infatti tra gli odg proposti vi erano tra l’altro quelli riguardanti: la previsione nel piano di gestione finanziaria di somme specifiche per interventi urgenti ; la revisione del regolamento sulle convenzioni degli impianti sportivi; la richiesta al Consiglio Comunale di esprimersi in merito alle risorse che servirebbero all’annullamento del gap esistente tra nascite e decessi, con un saldo negativo di settemila residenti; il recupero dell’evasione che a causa delle crisi economica dovuta all’emergenza pandemica da Covid 19, potrebbe incentivare pratiche come quella del cd “baratto amministrativo” per le categorie c.d. deboli e per i debiti nei confronti dell’Amministrazione Comunale non inferiore a 200 €; la richiesta di blocco TARI 2020 fino al 30.06.2021 e la proposta di utilizzare le somme già assegnate con il DL.104/2020 per prevedere riduzione della TARI alle famiglie con redditi fino a 8.000 € e in presenza di portatori di handicap in situazione di gravità (100 % di invalidità civile, art. 3 comma 3, L. 104/92) con reddito non superiore a 20.000 € annuo.
E’ evidente che questi ordini del giorno non rappresentavano il tentativo di fare una sterile opposizione ma la volontà di contribuire alla risoluzione di problematiche di interesse sociale, riguardando settori fondamentali quali le politiche sociali e della famiglia, la disabilità, i tributi, e lo sport. Era dunque un’opportunità che come opposizione costruttiva stavamo dando ad una maggioranza autoreferenziale e inconcludente. Ebbene dopo le ingiustificabili assenze di assessori che nelle commissioni consiliari avrebbero dovuto confrontarsi con i consiglieri comunali, pensavamo che il peggio fosse finito. Ed invece, durante il consiglio comunale per l’approvazione del bilancio previsionale si è fatto ancora peggio. Si è discusso e battibeccato su tutto e al momento di decidere sugli ordini del giorno presentati da Filomena Iatì, la maggioranza uno alla volta è uscita dall’aula facendo mancare il numero legale! Una farsa irrispettosa degna di una amministrazione incapace di guardare oltre il suo mediocre copione che purtroppo è sempre lo stesso del primo tempo! Mi dispiace per la delusione della consigliera Iatì per la bassezza di tali atteggiamenti che non di certo stupiscono me perché li ho già ampiamenti vissuti negli anni passati. Pertanto non arretreremo di un millimetro nel nostro impegno per Reggio che purtroppo, incolpevolmente, continua a sprofondare in discariche di immondizia maleodorante che strabordano di una ben nota saccente incompetenza. Questo è il secondo tempo di una partita che continua a non giocarsi sui campi dell’uguale opportunità ma della prevaricazione più inutile e lesiva per la cittadinanza”.