Reggio Calabria, i sindacati: “I cittadini sono esasperati ed è incomprensibile ancora una volta il motivo per il quale i lavoratori della società addetta alla raccolta denunciano il ritardo degli stipendi”
“I cittadini reggini hanno scelto l’amministrazione che li avrebbe dovuto governare per i prossimi cinque anni in modo netto. Una rinnovata fiducia che in termini elettorali e di giudizio rispetto all’operato della Giunta Falcomatà, ha significato una speranza di un nuovo corso. E la metafora calcistica dell’inizio del Secondo Tempo, ad oggi, non ha prodotto risultati concreti se non qualche effimero titolo di giornale. Ci domandiamo se ci troviamo dinanzi alla drammatica prosecuzione del primo tempo, perché effettivamente la ‘squadra’ Falcomatà non sembra essere scesa in campo”. E’ quanto scrivono in una nota, Gregorio Pititto, Cgil Reggio Calabria, Celeste Logiacco, Cgil Piana di Gioia Tauro, Rosi Perrone, Cisl Reggio Calabria, Nuccio Azzarà, Uil Reggio Calabria. “Nel documento unitario presentato in fase pre-elettorale avevamo chiesto quali sarebbero stati gli strumenti ed il percorso amministrativo per far fronte a queste criticità che hanno raggiunto i picchi dell’emergenza. Assieme ai grandi temi affrontati in quell’occasione, come contrattazione, sanità, Infrastrutture e trasporti e Ambiente, avevamo posto come condizione assolutamente indispensabile, il governo di una città e per una città, a misura d’uomo con la garanzia chi servizi essenziali fossero la pietra miliare di una nuova stagione. Ma così non è. Sempre in quell’occasione, come Cgil, Cisl e Uil, avevamo inteso aprire un confronto con chi si è candidato a guidare Reggio e indirettamente la Città metropolitana. E con lo spirito costruttivo di sempre, ribadiamo che il nostro ruolo è quello di difendere i lavoratori e la comunità di rappresentanza, attraverso un’incisa attività di incalzamento, ma senza rinunciare a proporci anche come forza sociale unitaria responsabile, pronta a dare il proprio sostegno al raggiungimento ultimo del bene comune. Avevamo chiesto impegni precisi e tempi di realizzazione certi, avevamo chiesto soluzioni vere ai problemi vecchi e nuovi che non consento al territorio di crescere economicamente e socialmente. La pandemia Covid ha generato un’emergenza sanitaria e sociale tale che un’ulteriore crisi dovuta all’emergenza ambientale dei rifiuti, getterebbe nel baratro una città già in forte affanno. Non solo il centro anche le periferie sono completamente coperte da rifiuti a causa del mancato ritiro della raccolta. I cittadini sono esasperati ed è incomprensibile ancora una volta il motivo per il quale i lavoratori della società addetta alla raccolta denunciano il ritardo degli stipendi. Per non parlare di acqua e manutenzione stradale. La città è abbandonata, è disamministrata, e la diffusione di una seconda ondata di contagi da Covid non può e non deve essere il ‘movente’ plausibile, di un lento omicidio della bellezza e della funzionalità del capoluogo più importante della Calabria. Urge una forte e risoluta presa di posizione di Falcomatà e della sua Giunta, non certo esente da responsabilità. L’entità dell’urgenza non è aleatoria, se lo mettano in testa gli amministratori che hanno incassato una notevole fiducia da parte dei cittadini. Pronti a scendere in piazza nei prossimi giorni per il bene comune del territorio e dei nostri concittadini metropolitani”, conclude.