La scelta del Ministro Speranza di nominare Zucatelli nuovo commissario alla sanità calabrese non soddisfa neanche gli esponenti della maggioranza nel Comune di Reggio Calabria
Le dimissioni del commissario Saverio Cotticelli avrebbero dovuto serviti a riportare il sereno nella clima tempestoso della sanità in Calabria, in realtà però la nomina di Giuseppe Zuccatelli non ha fatto altro che generare ulteriori polemiche. Intanto per quella frase shock in cui si è pronunciato sull’utilizzo delle mascherine, poi anche per i suoi rapporti stretti con Bersani e il Ministro Speranza, oltre a vicende più generali che sono venute fuori durante la trasmissione “Non è l’Arena” condotta dal giornalista Giletti. Questa situazione non è adesso solo criticata dai maggiori esponenti dell’opposizione, tramite le parole di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma anche dalle istituzioni locali più vicine al Governo. Durante la manifestazione di venerdì sera organizzata da 97 sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria, si era chiesto a gran voce che la scelta del nuovo commissario sia condivisa appunto coi rappresentanti delle amministrazioni del territorio.
La nomina del commissario Giuseppe Zuccatelli è riuscita inoltre a spaccare la maggioranza all’interno di Palazzo San Giorgio. “Accogliamo con favore la nomina del dott. Zuccatelli individuato dal Governo Conte che, da quanto si legge, è manager esperto nel campo della sanità”, ha commentato il capogruppo di Articolo Uno Filippo Quartuccio in Consiglio Comunale. “Purtroppo la nostra Regione non ha avuto esperienze positive con i commissariamenti nella sanità ma vogliamo credere che questa sia la volta buona”, ha continuato. Ne prende le difese anche il segretario metropolitano di Articolo Uno Alex Tripodi: “Zuccatelli è un medico ed un manager di altissimo profilo ed esperienza. L’ipocrisia della destra e la strumentalizzazione ignobile”. Insomma, la scelta sul neo commissario accontenta soltanto i rappresentati di Liberi e Uguali, nonché il partito del Ministro Speranza. Intanto l’emergenza Coronavirus avanza e per la Calabria non si vede ancora la luce in fondo al tunnel.