Dpcm Natale, Bassetti asfalta il Governo: “non ha senso la zona rossa in Italia, scelta senza motivazioni scientifiche”

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Il Premier Conte dovrebbe firmare tra stasera e domani il nuovo Dpcm

C’è grande attesa per il nuovo Dpcm che regolerà il periodo natalizio e del Capodanno. Il Governo ha già rinviato più volte la decisione, ma tra stasera e domani il Premier Giuseppe Conte firmerà il decreto ufficiale. Nuove limitazioni agli spostamenti, divieto di pranzi e cenoni, nuova chiusura di bar e ristoranti, insomma è quello che il Paese si aspetta di sapere nelle prossime ore. L’Italia zona rossa a Natale però “è una scelta incomprensibile e un compromesso che non porterà a nulla”, secondo quanto sostiene all’Adnkronos Salute il prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria. L’ipotesi su cui sta lavorando l’esecutivo “è una scelta sbagliata che va contro i principi su cui ci siamo mossi fino ad oggi”, aggiunge.

Il Governo potrebbe scegliere di inasprire le misure anti-Covid al fine di arginare la diffusione la possibilità di contagio durante le festività natalizie. Due le ipotesi al vaglio dell’esecutivo: la prima, concerne l’eventualità di istituire una zona rossa nazionale con un’ulteriore stretta per la mobilità interregionale e la chiusura totale delle attività dal 24 dicembre al 6 gennaio; la seconda, invece, prevede la possibilità di “deroghe speciali” per gli spostamenti (visite ad anziani o parenti malati) nei giorni della ricorrenza religiosa. “Da quello che sto vedendo in queste ora manca la coerenza a livello decisionale – avverte Bassetti – . I provvedimenti con i vari colori nelle regioni (rosse, arancioni e gialle) avevano un razionale scientifico basato sui 21 indicatori. E nel Dpcm si parlava di interventi a livello locale. Quest’ultima cosa è importante perché nel Paese ci sono aree di alcune regioni, penso al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia, che avrebbero bisogno di interventi restrittivi da subito e non nei festivi e prefestivi”.

Il Presidente Conte aveva spiegato che le limitazioni imposte con l’ultimo Dpcm del 3 dicembre aveva aiutato l’Italia ad un netto miglioramento dal punto di vista epidemiologico, il prof. Bassetti non si spiega dunque il perché di questo passo indietro improvviso. L’ultimo report diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia Covid-19 in Italia (11 dicembre) rivela che la situazione è migliorata, anche se la circolazione del virus resta sostenuta in alcune regioni italiane. Per questo motivo, l’infettivologo Bassetti ritiene inefficaci le proposte abbozzate dall’esecutivo in previsione del Natale. “Il non volere prendere provvedimenti che vadano contro alcune categorie è sbagliato – rimarca l’infettivologo – è inutile chiedere di fare una enorme zona rossa del Paese dove ci sono tante aree che hanno Rt a 0.7 o 0.6 e poi non intervenire con provvedimenti ancora più drastici dove l’Rt è più alto o dove gli ospedali stanno scoppiando. In alcune aree le cose vanno male e i provvedimenti andavano presi settimane fa. C’è poca coerenza, non per colpa del Governo ma di alcuni governatori, non si può scaricare sul governo la capacità di fare o meno le zone rosse. Le Regioni – conclude – dovrebbero intervenire con i sindaci e individuare a livello locale le zone dove è necessario chiudere”.

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